Storia della letteratura europea - Torna in homepageEmilio Salgari


Emilio Salgari

Emilio Salgari nacque a Verona nel 1862, morì a Val San Martino (Torino) nel 1911. Iniziò presto il mestiere di giornalista, per indirizzarsi a quella di narratore di romanzi d'avventure. Ottenne enorme successo con i suoi libri, ma rimase sempre afflitto da ristrettezze economiche. Morì suicida.

Salgari fu narratore energico. Suggestionato dai romanzi di Verne, Sue, Dumas sr, ha scritto un'ottantina di romanzi e circa 150 racconti. Il suo pubblico era quello dei ragazzi e degli adulti desiderosi di conoscere luoghi esotici e lontani. Era un lettore onnivoro di tutto ciò che poteva alimentare la sua fantasia, e nonostante questo non si spostò mai fuori fisicamente dai confini della sua regione.

La sua opera ha avuto notevole successo per tutto il Novecento, e numerose sono state le trasposizioni cinematografiche e televisive. Alcuni dei suoi romanzi possono essere raccolti in "cicli": quello dei corsari: Il Corsaro Nero (1899), Jolanda la figlia del Corsaro Nero (1905); quella dei pirati: I misteri della Jungla nera (1895), I pirati della Malesia (1896), Le tigri di Mompracem (1901), Sandokan alla riscossa (1907) ecc.

Salgari è stato ignorato da diverse generazioni di critici, e solo dopo il 1960 ha cominciato, molto timidamente, ad apparire nelle storie letterarie.
Salgari fu un rinnovatore della letteratura italiana per ragazzi. La sua lettura è stata fondativa per diverse generazioni di lettori italiani. Salgari ha uno stile approssimativo, e le edizioni dei suoi libri hanno sempre ricomposto alla benemmeglio i romanzi originari operando accorti tagli editoriali e ricuciture. I sentimenti su cui fa leva sono elementari: l'onore, l'amicizia, la vendetta. la protezione dei deboli ecc. A sorreggere carenze formali e ingenuità psicologiche interviene la sua immaginazione fervidissima, i personaggi dall'eroismo esaltante, gli intrecci ricchi di azione. Le ambientazioni poi, sempre fortemente esotiche, erano studiatissime e tali da costituire un vero e proprio insegnamento geopolitico e geoantropologico alla massa dei lettori italiani alle prese con forti indici di analfabetismo e ignoranza.

Contesto: L'Italia nel secondo Ottocento
Letture: Le stragi delle Filippine, a cura di Sandro Letta

 


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