Mario
Rapisardi
Mario Rapisardi
Nato a Catania nel 1844 (morì nel
1912), fu professore all'Università di Catania, volle essere
il vate degli ideali positivisti e umanitari, inneggiando alla
scienza, al progresso, alla libertà e alla giustizia, in
uno stile turgido e declamatorio: La palingenesi (1868), Lucifero
(1873), Giobbe (1882), Atlantide (1894). Migliori risultano oggi
alla lettura le liriche, le Ricordanze (1872), in cui è
la fredda levigatezza del neoclassicismo parnassiano. Analoghe
caratteri stiche si ritrovano nelle sue traduzioni, da Lucretius,
Catullus, Horatius, Shelley. Nel 1881 fece scalpore nel mondo
delle lettere una sua polemica con Carducci che, punto da una
irriverente allusione del "Lucifero", lo bollò come «tenorino
di provincia».
© Antenati - 1994-1997
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