Tommaso
Grossi
Tommaso Grossi
Tommaso Grossi nacque a Bellano [Como] nel 1790 (morì
a Milano il 10 dicembre 1853). Avviato alla carriera ecclesiastica,
lasciò il seminario e si laureò in legge a Pavia.
Si stabilì a Milano e si dedicò alla letteratura.
Nel 1815 scrisse una satira dialettale anti-austriaca, Prineide,
anonima, che però gli attirò l'attenzione della
polizia. In dialetto è anche il racconto in versi La
fuggitiva (1816), da lui stesso tradotto nel 1817 in italiano.
Amico di Porta e di Manzoni, a partire dal 1822 fu stabilmente
ospite a casa di Manzoni. Del 1820 è il grande successo
del racconto in versi Ildegonda, cui
seguono Ulrico e Lida (1837). Nel 1826
apparvero i primi canti del poema I lombardi
alla prima crociata. Del 1834 è il romanzo storico
Marco Visconti. Nel 1838, sposatosi,
si dedicò esclusi- vamente alla professione di notaio.
Grossi ebbe un temperamento inquieto, incline al visionarismo
del romanticismo appassionato ma anche sensibile alle esigenze
di compostezza e decoro formale. Fu lirico creatore di ritratti
femminili, in cui vibra un bisogno di autenticità affettiva
che si scontra con il costume familiare imposto dalla tradizione:
timida rivolta che porta irreparabilmente le sue eroine alla frustrazione,
alla follia, alla morte.
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