I
fratelli Goncourt
I fratelli Goncourt
Edmond Huot era nato a Nancy il 26 maggio 1822 (morì
a Champrosay nel 1896), mentre Jules era nato a Paris nel 1830
(e qui morirà nel 1870). Venuti in possesso alla morte
del padre di una notevole eredità, i due si dedicarono
completamente alle lettere. Collezionisti d'arte del XVIII secolo
e di disegni giapponesi, buoni pittori dilettanti, lavorarono
sempre in affettuosa collaborazione fino alla morte di Jules.
Intrapresero con passione e spirito di ri cerca archivistica,
studi sul XVIII secolo, ma i risultati furono in parte deludenti:
nei loro libri di storia sul XVIII secolo la nostalgia per la
vita artistica, galante e di corte prevale sul senso storico,
lo scrupolo dell'evocazione ambientale sulla pro spettiva delle
idee.
Della loro produzione narrativa si ricordano Suor Philomène
(Soeur Philomène, 1861), una storia d'ospedale che ha per
protagonisti un medico e una suora. Renée Mauperin (1864)
evoca la vi cenda dei due fratelli. Germinie Lacerteux (1865)
è uno studio minuto delle ossessioni sessuali di una domestica;
il romanzo ha una prefazione che sarà fondamentale per
la definizione della teoria naturalistica del romanzo. Manette
Salomon (1867) ritrae il mondo degli artisti. Madame Gervaisais
(1869) descrive un ra pimento mistico.
Morto Jules, Edmond de Goncourt rievocò in una narrazione
patetica intitolata I fratelli Zemganno (Les frères Zemganno,
1879), la loro personale vicenda simboleggiata dalla storia di
due acrobati. Nel 1896, poco prima di morire, Edmond fondò,
con un lascito testamentario, la Société litteraire
des Goncourt, con lo scopo di incoraggiare gli scrittori "naturalisti"
assegnando annualmente un premio di 5 mila franchi. Il premio
Goncourt è an cora oggi attivo in Francia, tra i più
prestigiosi.
Teorici del romanzo naturalistico, i Goncourt sono ossessionati
dallo zelo di «fare il vero», dall'ideale-feticcio del «documento
umano». Essi tendono a trascurare l'intreccio a favore dell'ambiente.
La vita nei loro libri è colta con scrupolo foto grafico,
con un gusto della sensazione visiva che li avvicina all'impressionismo.
L'opera che assicura ai Goncourt un posto importante nella storia
della cultura francese del secondo XIX secolo sono i volumi del
Diario (Journal): i primi tre scritti
dai due fratelli, gli altri dal sopravvissuto Edmond. E' una miniera
di figure, ritratti, aneddoti, impressioni della vita Parisna
durante il se condo impero e la repubblica seguita al disastro
di Sedan. Vi compaiono tutti i personaggi del mondo intellettuale
del tempo, da Sainte-Beuve a Flaubert, da Renan a Zola. La parte
del "Diario" uscita in nove volumi nel 1887-1896, in vita Edmond
(l'edizione integrale in 25 volumi uscì nel 1956), suscitò
aspre polemiche. Scrittori seri come Taine negarono l'esattezza
delle con versazioni riportate. Tuttavia l'opera ha valore di
testimonianza, anche se sviata dalle nevrosi e impuntature dei
due diaristi.
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