Antonio 
              Fogazzaro 
            
             
             
               Antonio Fogazzaro 
               
               Nacque a Vicenza nel 1842 da una famiglia 
                benestante, attivamente impegnata nella lotta antiaustriaca. Ebbe 
                come insegnante il poeta Giacomo Zanella. Si laureò in 
                legge a Torino nel 1864, poi si stabilì a Milano. Sposatosi 
                nel 1866, tre anni dopo tornò definitivamente a Vicenza 
                e si dedicò all'attività letteraria. Morì 
                a Vicenza il 7 marzo 1911. 
                 
                 Del 1874 è il poemetto Miranda . Del 
                1876 la raccolta di liriche Valsolda . Entrambi anticipano vari 
                motivi caratteristici dell'opera successiva: vaghezze sentimentali 
                e attenzione alla modesta realtà, inquietudini dei sensi 
                e esaltazioni misticheg gianti. 
                 
                 Il primo romanzo, Malombra (1881), 
                manifesta già compiutamente la tendenza a aderire con compiacimento 
                a situazioni di morboso languore, sollevandole in un'aura di accesa 
                spiritualità. La fama di Fogazzaro si estese rapidamente 
                con i romanzi successivi: Daniele Cortis (1885), Il mistero del 
                poeta (1888), Pic colo mondo antico (1895), Piccolo mondo moderno 
                (1900), Il santo (1905), Leila (1910). 
                 
                 Tra questi, "Piccolo mondo antico" sembra 
                oggi la sua cosa mi gliore. Protagonista del romanzo è 
                Franco Maironi, patriota e fervido credente. Sposa Luisa Rigey 
                contro il volere della pro pria nonna, che minaccia di diseredarlo. 
                I due sposi devono sistemarsi a Oria, sul lago di Lugano, in casa 
                di uno zio, Piero, il quale in seguito perderà l'impiego 
                imperiale per l'intervento della nonna filoaustriaca. Nasce una 
                bambina, Ombretta: durante una assenza di Luisa che, contro la 
                volontà del marito si appre sta a farne valere i diritti 
                ereditari a scapito della nonna, Ombretta annega nel lago. E' 
                una prova durissima per i due genito ri. Luisa si sente colpita 
                da una cieca ingiustizia e diventa acida. Franco, sorretto dalla 
                fede cattolica, si dà all'azione patriottica. Siamo nel 
                1859 e si hanno le avvisaglie della guer ra, cui Franco partecipa. 
                Intanto matura il ravvedimento della nonna che, prossima alla 
                morte, si riconcilia con il nipote. Fogazzaro intanto allargava 
                i suoi interessi culturali, prima affrontando i temi della filosofia 
                positivista e dell'evoluzioni smo darwiniano, poi accostandosi 
                alle istanze di rinnovamento re ligioso propugnate dai modernisti. 
                L'ambizione di atteggiarsi a maestro di vita spirituale, ponendo 
                i suoi romanzi al servizio delle tesi moderniste, suscitò 
                attorno a lui vaste polemiche. La chiesa cattolica intervenne 
                addirittura nel 1905 con la condanna all'indice, che Fogazzaro 
                accettò in silenzio. 
                 
                 Fogazzaro è una figura discussa e 
                contrastata. E' tra gli in terpreti più significativi della 
                crisi dei valori etici e civili che avevano sorretto la borghesia 
                italica nel processo di forma zione dello stato unitario. Sentì 
                soprattutto con acutezza la crescente instabilità dei rapporti 
                nella vita familiare e amoro sa. Nell'illustrare gli ambigui motivi 
                di insoddisfazione dell'e ros contro le costrizioni del costume 
                tradizionale, diede il me glio delle sue capacità espressive. 
                Profondamente partecipe della civiltà del XIX secolo, riluttava 
                a vedere le implicazioni e le conseguenze di questo malessere 
                discorde dei sensi e dei senti menti: i suoi romanzi, per quanto 
                si orientino verso soluzioni drammatiche, sono animate da un gusto 
                idillico, da un desiderio di comunione con la natura, da una cordiale 
                e umoristica caratte rizzazione della semplice gente del popolo 
                ignara dei travagli che affaticano l'animo borghese. Il suo sforzo 
                di farsi predicatore di una rigenerazione spiri tuale andava incontro 
                a esigenze diffuse nel pubblico dell'epoca, ma contrastava con 
                le inclinazioni più felici dello scrittore. Non a caso 
                Fogazzaro raggiunse la più alta maturità con "Piccolo 
                mondo antico", la cui vicenda si staglia nostalgicamente su un 
                tempo in cui i sentimenti pubblici prevalevano sui privati e in 
                cui la comune partecipazione a un alto ideale di vita collettiva 
                garantiva all'individuo quell'equilibrio interiore che nel turbolento 
                clima di fine secolo lo scrittore vedeva dolorosamente disperso. 
                
               
              
               
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