Giovanni 
              Faldella 
            
             
             
               Giovanni Faldella 
               
               Giovanni Faldella nacque a Saluggia [Vercelli] 
                nel 1846 (morì nel 1928). Laureato in legge, si diede al 
                giornalismo e poi alla politica. Nel 1881 entrò alla Camera, 
                dove fu rieletto più volte sinché nel 1896 ebbe 
                la nomina a senatore. Nel corso della sua lunga carriera parlamentare 
                le sue posizioni, dapprima di sinistra, si orientarono in senso 
                moderato. Vasta e varia la sua produzione di scrittore. Racconti 
                sono Figurine (1875), Il male dell'arte : variazioni sul tema 
                (1876), Madonna di fuoco e Madon na di neve (1888). Reportages 
                giornalistici: "A Vienna, gita con il lapis" (1874), "Un viaggio 
                a Roma senza vedere il papa" (1880), "Roma borghese" (1882). Le 
                sue cose migliori hanno matrice bozzettistica, e un uso estroso 
                e anti-manzoniano della lingua paragonabile agli esperimenti di 
                Dossi: Faldella mescola vocaboli aulici, dialettali, tecnicismi 
                e latinismi, imprimendo a questo convulso impasto linguistico 
                una notevole carica deformante, che ingigantisce cose e persone 
                viste, con un gioco intrecciato (specie in "Figurine") di idillio 
                e di ironia. 
               
              
               
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