Antoine Fabre d'Olivet
Antoine Fabre d'Olivet nacque a Ganges (Hérault)
nel 1767. Morì a Paris nel 1825. Ebbe una vita avventurosa,
stravagante. Fu erudito, filologo, cultore d'occultismo.
Scrisse molto, libri di diverso genere e argomento.
La lingua ebraica ricostituita (La
langue hébraique restituée, 1815-1816) è
un trattato con cui Fabre d'Olivet proponeva una sua ricostruzione
della lingua originaria dell'umanità.
La Storia filosofica del genere umano
(Histoire philosophique du genre humain, 1822) ripercorre
12 mila anni di storia: questo trattato ebbe grande influenza
su mistici e occultisti: tramite P-S Ballanche e P. Leroux
l'influenza arrivò fino a A. de Lamartine, Victor Hugo
e Geroge Sand.
L'opera più importante di Fabre d'Olivet è
considerata Il trovatore, poesie occitaniche
del XIII secolo (Le troubadour, poésies occitaniques
du XIII siècle, 1803). Si tratta di una mistificazione
di tipo macphersoniano, nel clima dell'entusiasmo romanticista
per la poesia trobadorica, allora riscoperta. Oggi li si legge
come tentativi falliti di pastiches trobadorica, ma sono anche
considerati come notevoli poesie in lingua d'oc dell'Ottocento:
riportano al livello letterario una lingua non più
usata da tempo.
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