Mihail 
              Eminescu 
            
             
             
               Mihail Eminescu 
               
               Si chiamava in realtà Mihail Eminovici. 
                Nato a Botomani il 15 gennaio 1850, fece un irregolare periodo 
                di studi, che interruppe più volte per seguire compagnie 
                teatrali. Assunse vari e mal compensati incarichi di insegnante, 
                bibliotecario, redattore di giornali. Ricoverato in una clinica 
                psichiatrica a Bucarest, vi morì nel 1889 (il 15 giugno) 
                ucciso da un compagno.  
                 
                 Le sue poesie rimasero in gran parte inedite 
                fino al 1939. Un certo numero fu pubblicato quando era ancora 
                vivo sulla rivista «Convorbiri literare»: tra esse: Venere e Madonna 
                (1870), L'astro e Doina (1883), Venezia (1885). Le sue composizioni 
                più importanti sono legate alle concezioni che contrappongono 
                bene e male: Angelo e demone (1870), Vita (1879), Glossa (1883), 
                Lucifero (1883). E alle posizioni politiche progressiste assunte 
                da Eminescu: L'imperatore e il proletariato (1874). 
                 
                 Tra le opere in prosa sono da ricordare i 
                racconti fantastici: Il principe azzurro della lacrima (1870), 
                e Il povero Dionigi (1872). E il romanzo Genio solitario, opera 
                giovanile pubblicata postuma nel 1904. 
                 
                 Al centro dell'opera di Eminescu, formatosi 
                sui pensatori tedeschi, e soprattutto su Schopenhauer, è 
                il contrasto tra una concezione pessimistica della vita, sentita 
                come inutile lotta contro l'immutabilità dell'eterno, e 
                una fede appassionata nel popolo, nelle sue origini e nelle sue 
                tradizioni. Questo contrasto risulta attenuato se non superato 
                di fatto, nella sua poesia maggiore: qui Eminescu rielaborò 
                temi e forme della letteratura popolare, per primo utilizzando 
                i dialetti romeni e elevandoli a dignità di lingua d'arte. 
                E’ considerato il maggiore rappresentante del romanticismo romeno. 
                 
                 
                Bibliografia: Mihail Eminescu
                Venere e Madonna (1870)  
                L'astro e Doina (1883)  
                Venezia (1885) 
                Angelo e demone (1870)  
                Vita (1879)  
                Glossa (1883)  
                Lucifero (1883)  
                L'imperatore e il proletariato (1874)  
                Il principe azzurro della lacrima (1870)  
                Il povero Dionigi (1872)  
                Genio solitario (pubbl.1904) 
                Poesie (pubbl.1939) 
              
               
              
               
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