Storia della letteratura europea - Torna in homepageNikolaj Aleksandrovic Dobroljubov


Nikolaj Aleksandrovic Dobroljubov


Nikolaj Aleksandrovic Dobroljubov nacque a Niznij-Novgorod nel 1836 (morì a Pietroburgo nel 1861), discepolo di Cernyscevskij e collaboratore come lui de «Sovremennik» (Il contemporaneo) dove pubblicò la maggior parte dei suoi scritti, fu il massimo esponente degli intellettuali radicali dell'epoca. Nel suo saggio più famoso "Che cos'è l'oblomovismo?" criticò aspramente la media nobiltà colta, estetizzante e passiva, impersonata dalla figura di Oblomov di Goncarov, e preconizzò la nascita di una nuova intellighenzia democratica, ispirata alla fede nel progresso e dalla volontà di servire il popolo. Esaltò il teatro di Ostrovskij, e criticò "Alla vigilia" di Turgenev. Fu appassionato sostenitore di Puskin, Lermontov, Belinskij. Secondo Dobroljubov, lo scrittore deve essere innanzitutto realista: ma non basta l'esatta ri produzione della realtà, ci vuole la capacità di cogliere nei fatti nessi segreti e lezioni di vita.



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