Bettina Brentano
Bettina
Brentano nacque a Francoforte il 4 aprile 1785 da Pietro
Antonio Brentano e da Maximiliane Laroche, figlia della
letterata Sofia Laroche. Bettina era il diminuitivo di Anna
Elizabeth. Suo fratello era Clemens
Maria Brentano. Visse a lungo presso la nonna, dove
conobbe Goethe che aveva avuto
un flirt con sua madre Maximiliane (e che ebbe per la bambina
un amore pedofilo; l’amicizia con il poeta, nata nel
1807, dette vita al “Carteggio di Goethe con una bimba”,
che testimonia quanto la fanciulla ampliasse le notizie
ed i ricordi, dando ampio spazio alla fantasia) e Beethoven
(Bettina fece conoscere Goethe a Beethoven: i due si incontrarono
tra il 19 ed il 23 Luglio 1812 a Teplitz. Fu lei a far leggere
a Beethoven l' "Egmont" che poi lui mosicò).
Nel 1818 sposò il poeta Achim
von Arnim, dal quale ebbe sette figli. Rimasta vedova
si dedicò alla scrittura. Morì a Berlin il
20 gennaio 1859.
Tra le sue opere si ricordano: La Gunderode
(Die Günderode, 1840), La corona
primaverile (1844). Interessanti le sue rievocazioni
autobiografiche, la testimonianza sui grandi autori che
conobbe. Tentò anche una attività di traduzione,
come la resa in inglese (lingua che non conosce bene) delle
lettere di Goethe. Condivise il futuro di molte donne dei
circoli romantici, le quali, nonostante il talento e l'
emancipazione rimanevano all' ombra dei loro compagni, e
solo successivamente alla morte del marito, cominciò
a pubblicare regolarmente. Il suo famoso rapporto epistolare
con Goethe, Karoline von Günderode
e suo fratello Clemens è stato inventato sulla base
di lettere realmente esistite. Con l' avanzare degli anni
mostrò il suo impegno sociale. Nei Königsbüchern
denunciò pubblicamente i malcostumi prussiani, che
lei screditò politicamente.
Contesto
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