Storia della letteratura europea - Torna in homepageGraziadio Isaia Ascoli


Graziadio Isaia Ascoli


Nato a Gorizia nel 1829 (morì a Milano nel 1907), fu il maggiore esponente del metodo storico comparativo, serven dosi di una conoscenza approfondita della nuova scienza lingui stica tedesca. Dal 1861 insegnò linguistica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano. Dopo essersi occupato di studi glottologici che spaziavano dall'indianistica alla dialettologia ("Studi orientali e linguistici" 1854-1861, "Studi ario-semitici" 1865 ecc.) si concentrò sulle lingue indoeuropee e romanze (post-latine). Rilevanti tra l'altro i suoi studi su quel gruppo di lingue post-latine che egli chiamò ladine ("Saggi ladini" 1873). E la teoria del sostrato come causa dei mutamenti lingui stici ("Lettere glottologiche" 1887). Ascoli fu decisamente critico nei confronti delle teorie manzoniane sulla lingua, respin gendo la soluzione fiorentinista perché riteneva che ormai Firen ze non era più il centro della vita culturale e sociale italiana, e rivendicando la connessione tra fatti linguistici e evoluzione storica e civile della nazione. Le sue riflessioni sull'argomento sono esposte in un famoso (per coloro che si occupano della sto ria della questione linguistica in Italia) "Proemio" all' ĞArchi vio glottologico italianoğ , la rivista da lui fondata nel 1873 e che diede un decisivo impulso agli studi linguistici in Italia.



[1997]

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