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Aree culturali extraeuropee tra il 1790 e il 1850


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Mondo arabo

In Kurdistan, nella prima metà del XIX secolo vivono due importanti poeti della regione, Nali e Salim. Essi vivono a Sulaimania [nella regione di Sharazur, Kurdistan meridionale], fondata nel 1786 e diventata la nuova capitale (in precedenza era toccato a Kalacholan) di un piccolo principato. A capo del principato era la dinastia dei Baban. Essi riuscirono a mantenere l'indipendenza nonostante l'espansione dell'impero ottomano, ma ricevendo l'investitura da Costantinopoli; all'inizio del XVIII secolo i principati del Kurdistan meridionale furono posti alle dirette dipendenze del vicerè dell'Irak, il Wali turco di Baghdad, pur continuando a godere di alcuni privilegi. A questa dominazione si oppose Abdul Rahman pascià dei Baban con una rivolta durata due anni, nel 1803-1804. Alla lotta del pascià Abdul Rahman rimanda il poema epico popolare, attribuito al bardo Alì Bardasani e intitolato Guerra di Abdul Rahman Pascià il baban contro i Wali turchi di Baghdad.
Nali fu il soprannome di Malaye Kadir. Nato nella regione di Sharazur nel 1797 (morì nel 1855), in gioventù dedicò gran parte della sua poesia alla donna amata, Habiba. Sostenne il prì ncipe kurdo di Sulaimania, Abdul Rahman pascià dei Baban, contro il potere ottomano del vicerè di Baghdad. Con la vittoria dei turchi, ai primi del 1800, dovette vivere in esilio a Damasco, Costantinopoli, La Mecca. Morì nel 1855 senza poter tornare nella sua città natale. La sua opera più famosa è l'epistolario dall'esilio con l'amico poeta Salim.
Salim nacque nel c.1800 (morì nel 1866), visse nella Sulaimania dei Baban. Scrisse lettere a Nali, in cui descrive in versi la terribile condizione della città sotto il dominio turco.

Asia

1) Birmania

Nella prima metà del XIX secolo la letteratura birmana si arricchì di nuove forme. Già nel secolo precedente aveva acquistato vigore la storiografia, soprattutto per opera di U Kala (attivo tra il 1714 e il 1733); ora, accanto ai tradizionali generi poetici si sviluppa l'epica eroicomica (yagan), i canti malinconici (bawlé ), le liriche in due (dwe-cho), tre (tedat) e quattro parti (le-cho), in cui si distinsero anche delle poetesse. In campo teatrale sono drammaturghi famosi U Kyin U (1819\1853), e U Pon Nya (1807\1866). Risale a questo secolo una popolare forma di opera teatrale birmana, il pyazat, mista di rime canti e musiche.

2) Thai

Re Rama II (o Phuttalö tla)(1809\1824) è uno dei maggiori poeti di tutta la letteratura thai. Suo capolavoro è una sepa (narrazione in versi ritmata e accompagnata da musica), dal titolo Khun Chang Khun Phen, prima opera letteraria siamese sui fatti della vita locale, anche se di corte, in un linguaggio relativamente semplice. Collaborò con il re letterato Sunthon Phu (1786\1855), autore di altre significative opere poetiche.

3) Vietnam

Il Vietnam ha usato come lingua di cultura il cinese nel periodo delle dinastie indipendenti (X-XV secolo); nel XVII secolo missionari europei inventarono una scrittura latina adatta a esprimere, con complicati accenti, anche i toni musicali della monosillabica lingua vietnamita.
All'inizio di questo secolo risale una delle opere maggiori prodotte in Asia: il poema Kieu, di Nguyen Zu (1765\1820). Animato da insolito fervore anticonformista e femminista, il poema narra le tribolazioni di Kieu che ha liberamente scelto l'uomo della sua vita, Kim, ma che è costretta, per pietà filiale e per la cupidigia di un mandarino a vendersi e poi a prostituirsi. Sposa amorevole di un generale ribelle di cui provoca senza volerlo la rovina, ritrova alla fine il fedele Kim, ma vive con lui castamente.

4) Malesia

In Malesia, la singolare figura di progressista e nazionalista di Abdullah bin Abdul Qadir Mushni (1796\1854) di cui è soprattutto interessante l'autobiografia (Hikayat di Abdullah), segna il passaggio dal periodo classico a quello moderno.


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