Andrea
cappelanus
Andrea cappelanus
Secondo alcuni quest'autore sarebbe da identificarsi
con Andrea da Luyères cappellano della contessa Marie de
Champagne. Il suo trattato L'amore (De Amore) è
diviso in tre libri: i primi due insegnano le regole del comportamento
amoroso e il terzo inaspettatamente ritratta le tesi appena esposte.
Codificazione dei princìpi dell'amor cortese, il libro
ha, nonostante la cautela dell'espediente dialogico e della ritrattazione
finale, un innegabile potenziale d'eversione nei confronti dei
princìpi etico-religiosi tradizionali. Nel 1277 fu oggetto
di una severa condanna da parte del vescovo di Paris, Stefano
Tempier. Il trattato ebbe un pronto e tenace successo: fu tradotto
in franco-italiano (da Enanchet), in francese (da Drouart de la
Vache), in catalano, in italiano, in tedesco. I suoi motivi torneranno,
innestati sul platonismo rinascimentale, nella trattatistica amorosa
del XV e XVI secolo (P. Bembo,
M. Equicola, S. Speroni ecc.).
Contesto storico
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