Hilarius 
              Pictaviensis 
            
             
             
               
                
                  Hilarius Pictaviensis 
                
                Hilarius da Poitiers 
                (dove era nato nel c.315. Morì nel 367), un gallo, fu tra 
                i protagonisti della polemica antiariana. Ilarius, dopo essere 
                stato posto sotto accusa al sinodo di Bé ziers del 356, 
                continuando ostinatamente nell'atteggiamento anti-ariano, fu esiliato 
                in Frigia [Asiaminore]: nei quattro anni di lontananza dalle Gallie 
                scrisse sotto forma di lettera un'opera dal titolo "I sinodi" 
                (De Synodis) destinata ai vescovi della Gallia, Germania e Bretagna. 
                Lo scopo era quello di informare sulla fede degli orientali. Divisa 
                in 92 capitoletti e tre parti, per noi risulta più interessante 
                la seconda, di contenuto storico, che passa in rassegna i diversi 
                simboli di fede successivi al Concilio di Nicea; segue poi la 
                parte di contenuto dogmatico in cui si occupa dei termini-chiave 
                del dibattito del tempo. Cultore dell'innografia, di lui ci restano 
                3 inni in latino, i più antichi che ci siano rimasti; scrisse 
                importanti commenti al vangelo di Matteo e ai "Salmi"; un "Libro 
                dei misteri" (Liber mysteriorum); e l'ampio trattato Trinità(De 
                trinitate) in 12 libri, una specie di summa antiariana, che valorizza 
                in occidente lo spiritualismo platonico di Origene, di cui rielabora 
                in latino il commento ai Salmi. 
               
              Contesto storico: IV-V secolo  
              
                [1996]
              
              
             
            
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