Claudius
Claudianus
Claudius Claudianus
Claudius Claudianus, nato forse a Alessandria
d'Egitto, greco di lingua apprese il latino sui testi classici.
Si trasferì a Roma, prima del 395, e visse alla corte di
Onorius e del suo ministro Stilicone, che gli diedero l'onore
del patriziato e di una statua nel foro Traiano. Claudianus fu
poeta, scrisse prevalentemente esametri in latino, quasi tutta
poesia d'occasione (De tertio consulatu Honorii Augusti; Epithalamium
de nuptiis Honorii et Mariae; invettive contro i rivali di Stilicone
ecc.). Ha accenti di sincerità e vigore soprattutto nel
sentimento della grandezza e della missione civile di Roma, e
nell'ammirazione per il generale vandalo Stilicone in cui Claudianus
vedeva l'estremo baluardo dell'impero ("De consulatu Stilichonis";
"De bello Gildonico" contro il re mauritano Gildone; "De bello
Gothico" sulla vittoria di Stilicone contro Alarico a Pollenza).
A parte sono alcuni poemetti mitologici incompiuti: "De raptu
Proserpinae" e "Gigantomachia" in cui Claudianus fa rivivere lo
spirito dell'epos virgiliano e il plasticismo ovidiano. Le immagini
della sua poesia nascono spesso da un lavoro intellettualistico
sui repertori della tradizione.
Contesto storico: IV-V secolo
[1996]
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