Poëtae
novelli
Poëtae novelli
I PN fiorirono nel II secolo, sotto l'imperatore
Adrianus. Vi fecero parte: Annianus Faliscus, il caposcuola,
che riprese il metro dei pastori del Salento (fatto di tre dattili
e un giambo), scrisse "Fescennini" e Carmi falischi (Carmina
falisca) di cui restano pochi versi: dei "carmi falischi", che
era un antico metro etrusco, restano ad esempio solo 5 versi.
Settimius Severus fu autore di Opuscoli rurali(Opuscula
ruralia) dai temi georgici. Alfius Avitus ritrasse negli
"Eccellenti" (Excellentes) illustri personaggi romani. Marianus
tratto nei "Lupercalii" (Lupercalia) l'omonima festa. Terentianus
Maurus fu il teorico del gruppo: a lui risale la stessa denominazione
di PN, di lui ci è giunto una parte dell'elaborato trattato
di metrica "De litteris syllabis et metris Horatii" in 2981 versi.
Il "nuovo stile" (elocutio novella) puntava a costruire moduli
preziosi, quasi lambiccati, su temi semplici e anche futili, riducendo
lo spessore dei sentimenti e dei concetti. Concorrevano a formare
il loro gusto la tendenza arcaizzante dell'età adrianea,
i modi dei neoteroi pre- virgiliani e la poesia greca contemporanea.
Contesto storico: Secondo secolo
[1996]
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