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Il cartone animato dopo il 1945


Il cartone animato dopo il 1945


Nel perdurare dell'influsso sul mercato dei modi e delle produzioni della Disney company, dopo la guerra in USA tra le cose migliori sono quelle prodotte da Bill Hanna e Joe Barbera: Hanna Barbera creano i personaggi preistorici dei Flintstones e quelli del futuro dei Jetsons, in cui la media borghesia nordamericana proietta usi costumi e problematiche quotidiane di un mondo senza problemi; i personaggi di Yoghi l'orso, e di Tom e Jerry il gatto e il topo con cui la favolistica esopiana viene riaggiornata e resa sotto forma di sketch.
Surreale e simpaticissimo è Pink Panther, la pantera rosa.
Appaiono in europa alcune sperimentazioni molto interessanti: soprattutto la scuola cecoslovacca.
Interessante anche il tentativo di una 'scuola' italiana, con Bruno Bozzetto. Suo è il cartoon Vip mio fratello superuomo (1968): la storia di due fratelli superdotati, Supervip bello e Minivip tachitico e complessato. I due sono catturati da una donna malvagia che vuole conquistare il mondo soggiogandolo con le tecniche della standardizzazione e del comsumismo. I due riescono a scongiurare il pericolo, e Minivip riesce a trovare l' 'anima gemella'. A parte il caso di Bozzetto e qualche produzione pubblicitaria soprattutto per la televisione (i cui spazi si aprirono nel 1957), il cartoon non ha avuto molta fortuna. Sintomaticamente mancano case di produzione che si occupino specificatamente di produzione di cartoon, a parte quelle autogestite dagli stessi ideatori-sceneggiatori come Bozzetto appunto.
Un caso archeologico, senza continuazione né effetti di mercato o di 'scuola' è quello connesso al lungometraggio La rosa di Bagdad (1949): primo lungometraggio a colori che sia apparso, anche se per breve tempo, nei cinema italiani ("Totò a colori" è di tre anni posteriore). Questo cartoon fu opera di Anton Gino Domeneghini. Nel 1949 "La rosa di Bagdad" fu presentato al festival di Venezia, e vinse il primo premio nella categoria 'film per ragazzi'. Nella stessa occasione venne proiettato I fratelli Dinamite di Nino e Toni Pagot, anche questo un cartoon lungometraggio. I due cartoons sono i primi cartoon-lungometraggi italiani.
"La rosa di Bagdad" ebbe mediocri successi di botteghino, mentre all'estero ebbe una cattiva distribuzione, nonostante a London fosse presentato alla corte reale, e che in Olanda desse spunto a una linea di cioccolattini. Domeneghini non fece altri cartoon, preferendosi dedicare alla sola pubblicità.


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