Il settimo sigillo / di Ingmar Bergman
Il
settimo sigillo (Det sjunde inseglet, 1957) - Trad. dallo
svedese di Alberto Criscuolo
I ed.: Maggio 1994 - Iperborea editore.
pp. 96 - ISBN 88-7091-041-5.
Al ritorno dalla Crociata in Terra Santa, amaro e disilluso,
con il cuore vuoto e tormentato dalle stesse domande con
cui era partito, il Cavaliere Antonius Block incontra la
Morte. Non ha paura di morire, ma chiede una dilazione,
sfida la Morte a scacchi in una partita che sa di perdere,
ma che gli lascerà forse ancora un’occasione
per capire, per trovare risposte, per compiere almeno un’unica
azione che dia un senso alla sua vita. Come in quel "silenzio
di circa mezz’ora" che avvolge il cielo dell’Apocalisse
all’apertura del "settimo sigillo", il tempo
di questa sorta di "Leggenda di Ognuno" è
la sospensione, l’attesa di una rivelazione. I vari
personaggi vanno incontro al loro destino sullo sfondo di
quello scontro fra bianco e nero, luce e tenebre, bene e
male, da sempre simbolo della storia umana. Soli superstiti
Mia e Jof, la felice coppia di giocolieri, e il loro bambino,
che incarnano quell’amore, quella semplicità
delle piccole cose, quel frammento di serenità e
di speranza che il Cavaliere riesce a sottrarre alla Morte.
Nota: questa edizione è la prima traduzione in
italiano dall’originale dattiloscritto svedese.
(Scheda a cura di Iperborea.com)
Contesto
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