Ernst Lubitsch

Ernst Lubitsch

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Lubitsch era nato a Berlin nel 1892 (morì a Bel-Air [California] nel 1947), studiò arte drammatica con M. Reinhardt, nel 1913 entra nel cinema come attore e nel 1918 passa alla regia. I films da lui diretti in Germania furono numerosi, la maggior parte ispirati a commedie e operette: "Die Austarnprinzessin" (1918), "Sumurun" (1919) in cui anche recitò, "Carmen" (1919), "Kautsch" (1919), "Anna Boleyn" (1920), "Das Weib des Pharao" (1921), "Die Flamme" (1922). Si trasferì poi negli USA dove ha continuato la sua carriera di regista di ottimo livello: "Rosita" (1923), "The marriage circle" (1924), "Lady Windermere's fan" (1925), "The student prince" (1927), "The love parade" (1929), "Montecarlo" (1920), "If I had a million" (1931) in episodi, "The smiling lieutenant" (1931), "The merry widow" (1934), "Angel" (1937), "Ninotchka" (1939), "The shop around the corner" (1939).

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L'amarezza e il sarcasmo di alcuni di questi film si scioglie in una indulgente ironia ne "Heaven can wait" (1943), deliziosa visione retrospettiva dell'america. Seguirono: "Desire" (1946), "Cluny Brown" (1946). L'ultimo film, che non fece in tempo a terminare, fu "La signora in ermellino" (1947). Per Lubitsch, che nel periodo muto collaborò con Hans Kräly mentre nella produzione sonora si servì degli script di Samson Raphaelson, si è non a torto parlato di "tocco alla Lubitsch": ciò che Billy Wilder interpreterà come capacità di dare anche ai particolari minimi la brillantezza e la leggerezza dell'arguzia.

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Filmografia: Ernest Lubitsch

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