Jean
Epstein
Jean Epstein
Jean Epstein era nato a Varsavia nel 1890 (morì
a Paris nel 1953). Partecipò al movimento dell'avanguardia.
Si avvicinò al cinema scrivendo la sceneggiatura de "La ruota"
(La roue, 1922) insieme a Abel Gance. Fu poi aiuto-regista di Louis
Delluc per "Le tonnerre".
Pathé gli affidò il suo primo lungometraggio, L'osteria
rossa (L'auberge rouge, 1923) derivato da Balzac. Film discreto,
in cui sfrutta le potenzialità espressive del motaggio e
delle angolazioni della macchina da presa.
Entra nella storia del cinema con Cuore fedele (Coeur fidèle,
1923), vicenda melodrammatica ambientata nel porto di Marsiglia,
ma con forti influenze da Gance: da "La ruota" di Gance deriva ad
esempio la concitazione della scena della festa, e l'uso del montaggio.
Del 1925 è "L'affiche".
Nel 1928 traspose due racconti di Edgar Allan Poe, La caduta di
casa Usher (La chute de la Maison Usher) e "Ritratto ovale", ricavandone
un nuovo intreccio. Le atmosfere allucinate di Poe diventano immagini
che trasformano elementi naturali in eventi capaci di suscitare
inquietudine: il vento, la penombra, gli oggetti che si muovono
senza che nessuno li abbia toccati. Il film ottiene effetti simili
all'espressionismo ma servendosi di metodi del tutto diversi: l'illuminazione,
il ralenti, gli attori. I due film sono tra i precursori del genere
horror, ed ebbero enorme successo di pubblico.
Proprio il successo dei suoi film horror spinse Epstein su vie completamente
diverse. Realizzò una serie di documentari, in cui la natura
riassunse i suoi connotati "normali": Finis terrae (1929), Mor'Van
(1930), L'or des mers (1932). Si tratta di documentari di grande
finezza espressiva e accuratezza formale.
Autore anche di saggi sul cinema.
Filmografia: Jean Epstein
L'auberge rouge (1922)
L'affiche (1925)
La chute de la maison Usher (1927)
L'or des mers (1933)
Le tempestaire (1946)
saggi:
Ciné ma (1921)
L'intelligence d'une machine (1940)
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