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Marcus Tullius Cicero: biografia

Marcus Tullius Cicero era nato a Arpino nel 106- da una famiglia equestre imparentata con quella di Marius. Ebbe dal padre, insieme al fratello Quintus, un'eccellente educazione filosofica e retorica a Roma. Dopo la prima orazione (Pro Quinctio, 81-) divenne famoso nell'82- per la coraggiosa e fortunata difesa di Roscius Amerinus, accusato di parricidio da un potente liberto del dittatore Sulla. Fu questore (75-), e per un anno in Sicilia occidentale. Nel 70- compose le orazioni "Verriniane" contro Caius Verres accusato di concussione in sicilia. Eletto console (63-) ebbe una parte importante nella denuncia e sconfitta della congiura di Catilina, e si vantò nelle "Catilinarie" di aver salvato Roma dalla catastrofe. Accusato di essersi comportato illegalmente, fu esiliato (58-), ma tornò a Roma con tutti gli onori un anno dopo. Si dedicò a scrivere le opere maggiori, partecipando marginalmente alla politica, interessata allora da triumvirato di Caesar Crassus e Pompeus. Pubblicò così "L'oratore" (De oratore, 55-) e "La cosa pubblica" (De republica, 51-). Nel 51/50- fu proconsul in Cilicia.

Al suo ritorno a Roma restò a lungo indeciso se parteggiare per Caesar o per Pompeus nella ormai imminente guerra civile. Probabilmente non sapeva chi dei due avesse vinto. In pieno conflitto si decise a raggiungere i pompeiani in Grecia. Perdonato da Caesar tornò in Italia dove pronunciò in senato le orazioni "caesariane" per chiedere clemenza a favore di altri pompeiani. La sua irresolutezza politica è forse la ragione per cui non fu invitato a partecipare alla congiura contro Caesar (44-): nelle "Lettere" accolse la notizia della riuscita dell'attentato con piacere.

Tornò alla vita politica, si sforzò nelle orazioni "Filippiche" di indurre il senato a dichiarare Antonius nemico pubblico, e si avvicinò ad Octavianus. Dopo la formazione del secondo triumvirato fu sacrificato alle proscrizioni del nuovo regime. Raggiunto dai soldati di Antonius mentre cercava di fuggire per mare in Grecia, si uccise dignitosamente, a Formia, nel 43-.

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[1996]

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