Sulpicia
Sulpicia
Di Sulpicia, che fece parte del circolo augusteo di Messalla,
restano sei brevi elegie nel "Corpus Tibullarum", che esaltano
il suo amore appassionato per un giovane di condizione inferiore,
un liberto o forse uno schiavo, indicato con il nome di Cerinto:
si tratta di biglietti d'amore, nati in situazioni concrete, di
una brevità e intensità passionale che riportano
al clima delle "nugae" di Catullus. Sulpicia pur conservando il
suo orgoglio di nobildonna - era forse nipote di Messalla - proclama
con audacia sofferta i diritti del suo sentimento e la rivolta
contro la morale corrente.
Contesto
[1996]
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