Harry Potter e la camera dei segreti (Salani
editore)
di Metis Bombaci, articolo pubblicato sul n. 88/2002
di Girodivite. Metis aveva all'epoca 14 anni.
In questo romanzo Harry affronta il problema del razzismo.
C'è infatti un vero disprezzo reciproco tra i babbani
(le persone "normali") e i maghi puri (figli di
maghi da generazioni), fra i maghi detti "mezzosangue"
(figli di babbani o figli di babbani e maghi, ma con poteri
magici) e tra i maghinò (figli di maghi puri, ma
senza poteri magici).
Ginny, la sorellina di Ron, troverà un diario appartenuto
a Tom Riddle (poi divenuto Voldemort), quando era ancora
studente a Hogwarts.
La piccola e ingenua Ginny, senza volerlo, permetterà
alla memoria di Tom Riddle/Voldemort di uscire dal diario.
Così, materializzandosi e controllando un Basilisco,
Tom Riddle/Voldemort cercherà di compiere la sua
missione: eliminare tutti i mezzosangue e i maghinò
presenti nella scuola magica. Harry scoprirà tutto
e lo combatterà grazie all'aiuto di Ron e alla magica
fenice del preside Albus Silente e con ingegno "ucciderà
la memoria" di Tom /Voldemort trafiggendo il cuore
del diario.
Contesto
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