Orme nel cielo/ di Einar Már Gudmundsson
Orme
nel cielo (Fótspor á himnum, 1997)
– Traduzione dall’islandese e postfazione di
Fulvio Ferrari
I edizione: Maggio 2003 - Iperborea editore.
pp. 264 – Euro 14,00 – ISBN 88-7091-113-6.
L’Islanda agli inizi del XX secolo: un mondo lontano,
duro, dove la sopravvivenza costa fatica e sofferenza. Un
mondo lontano, e tuttavia solo due o tre generazioni ce
ne separano. Un uomo di oggi risale così con il ricordo
alla vita e all’esperienza dei bisnonni, dei nonni.
Raccoglie frammenti di memoria, testimonianze, racconti
tramandati all’interno della famiglia, e ne ricava
un originale e vivido romanzo corale, in cui i vicoli e
i quartieri di Reykjavík sono esempio e specchio
di tutta un’epoca, con i suoi slanci e le sue durezze,
il suo bisogno di poesia, di giustizia, di riscatto, ma
anche con le sue miserie e il suo cinismo. Nel dipanarsi
degli aneddoti, delle storie e dei ritratti, nonno Ólafur
e nonna Gudný tornano costantemente a dominare la
scena della memoria. Nonno Ólafur, l’uomo più
bello di Reykjavík, che non sopporta di vedere la
famiglia vivere nella miseria e affoga nell’alcol
la sua disperazione. Ma, anche, nonno Ólafur che
è il più bravo e il più coraggioso
in mare, che sa affrontare la tempesta e tenere la testa
alta e difendere i suoi diritti. E nonna Gudný, che
vede i figli partire bambini, affidati dall’assistente
sociale a questa o a quella famiglia in grado di nutrirli,
ma che non perde la speranza e la combattività e
riesce a entusiasmarsi contemporaneamente per l’Esercito
della Salvezza e per il partito socialista. Intorno a loro
un nugolo di figli, il padre, gli zii e le zie del narratore,
uno stuolo di bambini che vanno e vengono da una fattoria
all’altra, e su cui si aprono squarci di insospettabile
futuro: chi diventerà ricco sfondato, chi partirà
per la Spagna a combattere Franco. Riannodando i fili tra
l’attualità del nuovo secolo, profondamente
segnato dalla grandezza e dalle rovine del Novecento, e
gli inizi del secolo scorso, Orme nel cielo è ricostruzione
partecipe e delicata, mai ingenua, di un mondo brutale che
troppo rapidamente abbiamo creduto di poter dimenticare.
(Scheda a cura di Iperborea.com)
Contesto
|
|