Piergiorgio Di Cara
Nato a Palermo nel 1967 consegue la laurea in Scienze Politiche
prima di entrare nella polizia nel 1993; ha prestato servizio
a Palermo alla Squadra Mobile, e dal 21 gennaio 2002 è
Commissario della Polizia di Stato.
Vince tre edizioni del Premio Orme Gialle a Pontedera ed ha
già pubblicato un libro di racconti noir dal titolo
Cammina, stronzo. Con il suo primo romanzo, dal titolo Isola
nera, fa il suo esordio sulla scena della nuova giallistica,
connotata da elementi di ambiente e cultura fortemente caratterizzati,
un personaggio nuovo e atipico. L'eroe di Di Cara, poliziotto
ferito nel corso di un'azione e momentaneamente in sospeso
dal servizio per convalescenza, si ritrova su un'isola siciliana
che sembra l'idealizzazione della Sicilia e della condizione
insulare per eccellenza: è in certo modo l'isola delle
isole, un'isola al quadrato tratteggiata con uno stile che
evoca mistero, inquietudine, distanza e un senso costante
di minaccia.
Isola nera
Con questo romanzo di Di Cara, fa il suo esordio sulla scena
della nuova giallistica, connotata da elementi di ambiente
e cultura fortemente caratterizzati, un personaggio nuovo
e atipico. L'eroe di Di Cara, poliziotto ferito nel corso
di un'azione e momentaneamente in sospeso dal servizio per
convalescenza, si ritrova su un'isola siciliana, che sembra
l'idealizzazione della Sicilia e della condizione insulare
per eccellenza: è in certo modo l'isola delle isole,
un'isola al quadrato tratteggiata con uno stile che evoca
mistero, inquietudine, distanza e un senso costante di minaccia.
Salvo, questo il nome dell'eroe, è un tipo a parte,
sia rispetto alla tradizione giallistica, sia in rapporto
a quello che può definirsi il suo modello di riferimento:
Camilleri e il suo commissario Montalbano (col quale il nostro
eroe condivide il nome). Si trova coinvolto del tutto casualmente,
forse per destino o per vocazione, in un caso di apparente
semplicità iniziale, che via via si complica e si tinge
di mistero e di ambiguità. Abitato dal mito di un eroe
storico del fumetto, Tex Willer (che assume come nome in codice
nell'esercizio del suo lavoro a bordo delle volanti), Salvo
lo interpreta in modo al tempo stesso candido e disarmante
e, pur capace di muoversi sulla scena del crimine con istinto
e meticolosa osservanza dei precetti accademici, ha continuamente
una inclinazione alla deriva malinconica, introspettiva, umorale,
intermittente. È' un personaggio simpatico, recalcitrante
a entrare in qualsiasi schema predefinito. Nel suo carattere
agisce un fascino non immediatamente riconducibile alle qualità
dell'intelligenza e del coraggio, o a quella somma di qualità
che fanno, per esempio, del personaggio di Montalbano un eroe
anticonformista e sagace, determinato e astuto, ma prima di
tutto siciliano. Questo Salvo è in definitiva un irregolare,
a momenti deciso e determinato, arguto e pronto, ma anche
spesso sognante o addirittura distratto. La sua forza è
forse nella leggerezza che gli consente di muoversi in modo
estemporaneo, istintivo e con una serena e disinvolta deroga
dalle regole. Eppure alla fine piomba con un guizzo e uno
scarto inatteso sul colpevole, come si conviene in ogni giallo
che si rispetti.
Contesto
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