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              parola "piangere" , di Gianni Rodari 
            
             
             
               La parola "piangere"  
                di Gianni Rodari  
               
               Un giorno tutti saremo felici. 
                Le lacrime, chi le ricorderà?  
                I bimbi scoveranno 
                nei vecchi libri 
                la parola "piangere"  
                e alla maestra in coro chiederanno:  
                "Signora, che vuol dire?  
                Non si riesce a capire".  
                Sarà la maestra,  
                una bianca vecchia 
                con gli occhiali d'oro,  
                e dirà loro:  
                Così e così.  
                I bimbi lì per lì 
                non capiranno.  
                A casa, ci scommetto,  
                con una cipolla a fette 
                proveranno e riproveranno 
                a piangere per dispetto  
                e ci faranno un sacco di risate...  
                E un giorno tutti in fila,  
                andranno a visitare  
                il Museo delle lacrime:  
                io li vedo, leggeri e felici,  
                i fiori che ritrovano le radici.  
                Il Museo non sarà tanto triste:  
                non bisogna spaventare i bambini.  
                E poi, le lacrime di ieri 
                non faranno più male:  
                è diventato dolce il loro sale.  
                ...E la vecchia maestra narrerà:  
                "Le lacrime di una mamma senza pane...  
                le lacrime di un vecchio senza fuoco...  
                le lacrime di un operaio senza lavoro...  
                le lacrime di un negro frustato 
                perché aveva la pelle scura..."  
                "E lui non disse nulla?"  
                "Ebbe paura?"  
                "Pianse una sola volta ma giurò:  
                una seconda volta  
                non piangerò".  
                I bimbi di domani  
                rivedranno le lacrime  
                dei bimbi di ieri:  
                del bimbo scalzo,  
                del bimbo affamato,  
                del bimbo indifeso,  
                del bimbo offeso, colpito, umiliato...  
                Infine la maestra narrerà:  
                "Un giorno queste lacrime  
                diventarono un fiume travolgente,  
                lavarono la terra 
                da continente a continente,  
                si abbatterono come una cascata:  
                così, così la gioia fu conquistata".  
                 
                [Da: Versi e storie di parole / Gianni Rodari. 
                - Einaudi ragazzi, 1995] 
               
              
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