Manlio
Sgalambro: citazioni
Manlio Sgalambro: citazioni
a cura di pina la villa
"I mezzi di annientamento di massa corrispondono al ritorno
in grande stile del "valore" al posto dell'"essere".(Dialogo sul
comunismo")
"Se vuoi ancora che tragga fuori questa oscura mia evidenza e
gli dia una qualche luce, comune io vedo, per dirtene una, il
principio di non contraddizione, l'imperativo categorico, comuni
i principi della scienza, il sapere circa il nostro sistema solare,
quel tanto che basti per guardare in faccia la nostra sorte- intendo
della specie. E' a questo comunismo che mi riferisco". (Dialogo
sul comunismo)
Socrate muore perché ha violato la legge. E' sciocco dire
che egli era un galantuomo, dice giustamente Hegel. Se filosofo
è colui che mette l'individuo contro il mondo non possiamo
non provarne ripugnanza, egli aggiunge..." (Dialogo sul comunismo")
VIE. Ci si trascina di notte per le vie e si parla tra sé
. Il dialogo alligna di giorno e risuona dei suoi traffici ignobili.
Di notte si monologa. Come dei re. (Del pensare breve")
Vera disciplina nelle cose dell'intelletto è una spietata
intransigenza contro lo spirito di discussione. Ogni concessione
fatta in nome della reciproca eguaglianza è un tradimento
della verità su cui si fa prevalere la cortesia. Pensare
divide. (Del pensare breve).
UNA POVERA, INNOCUA POESIA... Ciò che vi è di "altro"
nel bello è il suo effetto distruttore. La felice tensione
di una poesia fa scoppiare, se essa entra in te, il tuo povero
cuore. Tu ne sei la vittima che accoglie devota l'acuminato coltello
con cui il bello di immola. Nessuno dev'esserci dov'è la
bellezza, questo essa sembra dire e con gesto sdegnoso ti volta
le spalle. Chi vede il volto della bellezza muore, sì ,
ma non disperato. (Del pensare breve").
Che "io" debba essere governato: ecco da dove inizia lo scandalo
della politica. (Dell'indifferenza in materia di società").
La politica è la tutela dei minorati. (Dell'indifferenza
in materia di società)
Solo chi conserva i valori li perde, e solo chi non può
che sovvertirli in realtà li conserva. (Dell'indifferenza
in materia di società)
Nell'uomo politico si incarna lo stato medio di una società-
i vizi, le mediocrità, i difetti - come se egli ne assorbisse
i mali alla maniera dei vecchi stregoni che succiano la ferita
purulenta succhiandone anche il maleficio. Così i loro
vizi, le turpitudini, il malaffare, sanno di qualcosa di dievrso.
E' come se essi imbrigliassero tutto ciò che di turpe vi
è in una convivenza e ne liberassero gli altri . (Dell'indifferenza
in materia di società")
La verità, compito di chi si occupa di filosofia, non è
il dialogo fra due che filosofano, ma un muto cenno che viene
rivolto alla vittima designata. (La morte del Sole).
E' questo non cambiamento del mondo nel cambiamento della società
che la filosofia, senza eccessiva stupefazione, deve rispecchiare.
(La morte del Sole).
Il bello è nell'attimo stesso in cui si avverte che un
bello non è più . per sempre ormai, possibile. (La
morte del Sole).
Confesso che Sgalambro faccio molta fatica a leggerlo. E a capirlo.
Però lo apprezzo molto come filosofo "correttivo" (...)
quei filosofi che costringono a "correggere" le opinioni comuni
e ordinarie, che inducono a riflettere sulla bontà di una
tesi data per scontata e che invece scontata non è. (di
Salvatore Veca)
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