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                   La testa blu 
                  a tutti i bambini torturati 
                    da esseri che assomigliano a Dio 
                   
                  La carne argentea di morte 
                    le mani aperte 
                    in proiezione sul petto 
                    la testa blu come il cielo 
                    tramortito per carico di stelle; 
                    sorrisi di bava 
                    accerchiano occhi sudati, 
                    impressiona il piede 
                    rimasto di cera e morbido 
                    sulla terra maculata di orme. 
                    Qualcuno laverà con vino quel corpo 
                    accessibile in ogni piega. 
                    Diranno certo per gioco 
                    che angeli deporranno quell'anima 
                    su un tappeto volante. 
                    Il sangue slargherà 
                    invadendo ogni giaciglio. 
                    La notte assorbe grida, canti, 
                    stempera i confini 
                    amplifica parvenze e congetture 
                    è specchio per gli aquiloni.   
                  Angelo Scandurra 
                    (da: Criteri di Fuga)  
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