La vergine fredda / di Jørn Riel
La
vergine fredda (Da: En arktisk safari og andre skroner e
Den kolde]omfru og andre skroner, 1976-’77) –
Traduzione dal danese e postfazione di Carola Scanavino
I ed.: Febbraio 2002 - Iperborea editore.
pp. 176 – ISBN 88-7091-102-0.
Bianco ovunque, il bianco di una neve perennemente immacolata,
distese scintillanti, iceberg che i giochi di luce trasformano
in fantomatici velieri alla deriva, un cielo vertiginosamente
alto, di un azzurro così azzurro da parere il colore
dell’eternità, e poi una notte interminabile
di buio e silenzio che dura sei lunghi mesi: una natura
estrema, quella artica, che non lascia indenne nessuno.
E indenni non sono certo quei venti cacciatori che abitano
sulla costa Nord-Est della Groenlandia, di cui Riel racconta
con ironia e simpatia le improbabili avventure. Asociali
impenitenti, divertenti e crudeli, rozzi e commoventi, sono
personalità troppo selvatiche per il vivere civile,
malati del “virus delle terre vergini”, preferiscono
starsene ai margini, lontani migliaia di chilometri da ogni
conglomerato, unici esseri umani in un mondo popolato da
narvali e volpi azzurre, buoi muschiati e orsi polari, in
cui nulla appare inverosimile. Una meravigliosa fanciulla
fatta di sogni che scalda cuori e letti con il suo appassionato
candore, un cadavere tenuto in salamoia che diventa un caso
poliziesco mondiale, un boa sentimentalmente legato a un
cercatore d’oro, un’indigestione di sardine
che salva una creazione letteraria: infinite sono le variazioni
costruite intorno agli stessi personaggi che scompaiono
e ricompaiono in venti Titoli di avventure artiche. Ma sempre,
al di là del divertimento, resta un senso di libertà,
di amicizia e di un’umanità maturata davanti
alle sfide, ai pericoli, ai silenzi, alla grande vertigine
che assale in quelle buie solitudini polari, in un dialogo
con quella grandiosità che entra dritta nell’anima,
scacciando il piccolo comune mortale che la abita per ritrovare,
come Pedersen, Fjordur e gli altri, il vero se stesso.
(Scheda a cura di Iperborea.com)
Contesto
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