Giuseppe Pontiggia: "Nati due volte", di Esse Effe


Giuseppe Pontiggia: Nati due volte
di Esse Effe

Nati due volte (2000), romanzo che ha per tema il rapporto tra un padre e il figlio portatore di handicap, scritto in maniera tersa e senza fronzoli. Il libro attraversa le esistenze di una famiglia al cui interno si verifica l'imprevisto, che cambia la vita di ciascuno. Umanissimo libro, che attraverso proprio l'umanità riesce a sconfiggere malinconia e cupezza.

"Voi dovete vivere giorno per giorno, non dovete pensare ossessivamente al futuro. Sarà una esperienza durissima, eppure non la deprecherete. Ne uscirete migliorati.
Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi, da quello che saprete dare. Sono nati due volte e il percorso sarà più tormentato. Ma alla fine anche per voi sarà una rinascita. Questa è almeno la mia esperienza. Non posso dirvi altro" (p. 35).

Una delle caratteristiche del libro è l'estrema compostezza. La voce narrante del protagonista appiana ogni contrasto, l'espressione di una esprema semplicità e sincerità nel raccontare vicende personali, intime, di una estrema crudezza e disperazione. Ma nella consapevolezza del significato più profondo: la consapevolezza raggiunta della rinascita, di questa rimessa in discussione, che è continua e non è mai data una sola volta per tutte, che è il rapporto con l'altro, ovvero quella strana cosa che noi chiamiamo amore.

Contesto

Giuseppe Pontiggia

 

 


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