Cantico, 
              di Carmelo Panebianco 
             
             
               
                   Cantico, di Carmelo Panebianco
                    Volteggiano calendule 
                      adolescenti di Jerusalem.
                    Tu conoscenza mia essenza 
                      i tuoi cincinni baita di nibbio
                    tu campanula amica mia sapienza 
                      corbezzoli acerbi i tuoi capezzoli
                    cinomio della prateria roderò 
                      la tua ampolla di rugiada
                    ad una ad una mieterò mio recinto 
                      tutte le spighe nere del Kutik
                    raccoglierò ad una ad una 
                      tutte le gocce del Dittan.
                    Bagnati prediletto accaldato 
                      nella brina del mio incavo
                    sfamati pannocchia penetrante 
                      nel chiostro chiuso del mio favo.
                    Volteggiano calendule 
                      adolescenti di Jerusalem. 
                    
                    
                    (da: Giardino celeste)(anticipata su: Girodivite 
                      104/2003)
                    Contesto
                    
                    
                      
                    
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