Tre il passo, di Clara Monterossi


Tre il passo, di Clara Monterossi


Non è più la certezza d'un cammino
che spinge il passo: il passo oltre se stesso
procede, perché questo è il suo destino.

E, a fargli strada, tutto un universo
che oltre il termine ultimo, oltre il ciglio,
s'espande perché ancora l'attraversi

questo passare senza meraviglia
di moto in moto, lungo uno schioccare
secco, che suona, ma non fa scintilla.
…..
Tutto è stato sognato. Non c'è lume
che guizzi più, né Ospite straniero
che dall'abisso del suo ciglio illune

dischiuda il varco, e al passo degli dei
transiti in terra.
Ormai l'ospite a prova
di bomba dorme; e anch'io-sia onore al vero!-

in questo buio pesto ora mi muovo
quasi a mio agio, né m'occorre lume
per sapere cos'è quel che m'investe

il viso quando avverto
il frangersi dell'onda: è solo spuma!

 

Clara Monterossi (da: "I tempi della meraviglia")

 

 


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