Itaca, di Clara Monterossi
Chi può giurare che sia Itaca
la terra che si profila
a est, così trepida e viva
nel mattino incipiente:
Vi sono consistenze
che se le tocchi si diradano,
falsi contorni da cui sbava
la vacuità del centro.
T'insegui a sufficienza
su tracce d'anelli di fumo,
Itaca!
E un presunto profumo
stavolta non mi tenta.
..
Temporaneo ritorno,
soggiorno ovunque ma non patria;
anello che non s'incastra
in altro non fa catena.
E patria unica, la pena
di non averla cercata
a sufficienza;
o, a volte, il senso
che si dilegui una presenza
appena ravvisata.
Clara
Monterossi (da: "Spartiacque")
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