Maghreb
e regioni berbere
Maghreb e regioni berbere
In Maghreb c'è stato il tentativo
di una assimilazione culturale franco- araba, con J. Amrouche,
J. Roy, G. Audisio, E. Roblés, Camus (agli inizi), ma è
stato un tentativo fallito: lo stesso Amrouche dovette denunciare
l'impossibilità dell'integrazione. La generazione successiva
di scrittori non a caso si impegnò nel problema della definizione
di proprie identità nazionali: il tunisino A. Memmi (che
nel 1956 prevedeva che le nuove generazioni avrebbero abbandonato
il francese per l'arabo), il marocchino D. Chraibi, mentre negli
algerini è forte l'attenzione per i problemi socio-politici:
Dib, Mammeri, Faraoun, Kateb Yacine
che si occupa della guerra franco-algerina. Scrittrice interessante
è Marguerite-Taos Amrouche.
Gli scrittori arabo-berberi a partire dagli
anni '60 sempre meno usano il francese per esprimersi letterariamente;
quando lo fanno è per opposizione o critica al mondo musulmano
(Il ripudio, 1969 di R. Boudjedra), o per mantenere un contatto
con le possibilità di un pubblico occidentale internazionale.
© Antenati - 1994-1997
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