Storia della letteratura europea - Torna in homepageChi si ricorda di Yngve Frej / di Stig Claesson


Chi si ricorda di Yngve Frej / di Stig Claesson

Chi si ricorda di Yngve Frej (Vem älskar Yngve Frej, 1968) - Trad. dallo svedese e introduzione di Carmen Giorgetti Cima
I ed.: Dicembre 1993 - Ipreborea editore.
pp. 184 - ISBN 88-7091-035-0.

“Resteremo qui, come antichi ruderi” è la sensazione che hanno i quattro vecchi che vivono a Bråten, nella foresta svedese. E per ironica protesta decidono di scrivere “Ruderi” sulla freccia che indica il sentiero per la loro fattoria, ben lontani dall’immaginare il via vai di turisti attratti dalle “rovine” che arriverà a sconvolgere la loro breve estate. E’ la fine di una civiltà il tema di questo ironico e sorridente libro, e la consapevolezza che l’avanzata della “modernità” è pagata non solo con l’emarginazione di chi non si adatta, ma anche con la perdita di quei valori legati alla generazione dei sopravvissuti. Ma ben lontano dal romanzo a tesi o dall’affresco sociale, Claesson racconta con un umorismo sorridente e un po’ malinconico la storia di uno scherzo, di una libertaria contestazione e di un’amicizia.

(Scheda a cura di Iperborea.com)

Contesto

Stig Claesson

 


Homepage | Dizionario autori | Autori aree linguistiche | Indice storico | Contesto | Novità
 [Up] Inizio pagina | [Send] Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa questa pagina | [Email] Mandaci una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online - Vai a inizio pagina © Antenati 1984-2006, an open content project