Boris
Vian
Boris Vian
Boris Vian è nato a Ville-d'Avray
[Paris] nel 1920 (morto a Paris nel 1959). Ha vissuto la sua breve
esistenza in un'attività frenetica, impegnandosi nei lavori
più disparati. Ingegnere, solista e critico di jazz, attore
e cantautore, inventore di strani apparecchi meccanici, soggettista
cinematografico, narratore e commediografo, esperto di fantascienza
e di pornografia. Personaggio in vista negli ambienti dell'esistenzialismo
Parisno, salì alla ribalta della cronaca letteraria nel
1946 quando pubblicò, con lo pseudonimo di Vernon Sullivan,
un romanzo 'nero' alla maniera nordamericana: Andrò a sputare
sulle vostre tombe (J'irai cracher sur vos tombes), che provocò
scandalo e relativo processo, è un'opera carica di una
rabbiosa polemica antirazzista. Sullo stesso registro, ma con
toni accentuati di umorismo surreale e di satira politica, scrisse
L'autunno a Pechino (L'automne à Pékin, 1947), L'erba
rossa (L'herbe rouge, 1950), Lo Sterpa- cuore (L'arrache-coeur,
1953). Con La schiuma dei giorni (L'écume des jours, 1947)
è invece una tenerissima storia d'amore, ai limiti del
sentimentalismo.
La critica feroce alle istituzioni e alle
convenzioni borghesi è motivo comune ai suoi quattro lavori
teatrali, tecnicamente vicini all'opera di Jarry e Ionesco: L'inquadramento
per tutti (L'équarissage pour tous, 1950), I costruttori
dell'impero (Les bâtisseurs d'empire, 1959), e i postumi:
La merenda dei generali (Le goûter des généraux,
1964), e L'ultimo dei mestieri (Le dernier des métiers,
1964).
Notevole anche la raccolta di poesie Non
vorrei crepare (Je voudrais pas crever, 1959) dove il sarcasmo
distruttivo dei romanzi si traduce in un lirismo lucido e disperato,
pur restando forte la tentazione del gioco verbale.
© Antenati - 1994-1997
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