Hanne-Marie
Svendsen
Hanne-Marie Svendsen
Delicata la produzione di Hanne-Marie Svendsen,
danese. Suo è il romanzo La sfera d'oro: personaggi di
nove generazioni si succedono in una storia che ha il suo unico
punto fermo in una piccolissima isola di pescatori, tra realtà
e immaginario, gli anni scorrono veloci e inesorabili verso la
catastrofe ecologica. Dice la voce narrante, all'inizio del romanzo:
«Qui, in questa nostra inaccessibilità,
nell'attesa tra ciò che abbiamo lasciato e ciò
che forse raggiungeremo, qui, con la velocità che ci
scompiglia i capelli, dimentichiamo i piccoli dettagli di altre
esistenze [...] il tempo che volava e il tempo che si fermava».
La storia si pone tra due estremi temporali,
la cui apertura e chiusura sono affidate alla testimonianza di
Maja Stna, il personaggio che assicura unità al racconto,
l'interlocutore cui si rivolge la voce narrante. «Sai cosa ho
voglia di fare Maja Stina? Ho voglia di cacciare 'aveva' ed 'era'
ed 'era stato' e 'tuttavia' e 'perfino' e 'poi' in un sacchetto
e, dopo averlo agitato ben bene, farlo scoppiare con un bel botto
[...]». Ribelle ai tempi del narrare, la voce narrante imbastisce
una trama in cui si alternano ai piccoli eventi della quotidianità,
le stranezze del fantastico.
© Antenati - 1994-1997
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