Hervé
Guibert
Hervé Guibert
Alla descrizione degli effetti della malattia
(l'AIDS) si collega un autore, morto (dicembre 1991) a 36 anni,
Hervé Guibert. Ma rispetto a Collard con meno esibizioni
da 'maudit', anche se i risultati sul piano letterario sono limitati
alla descrizione. Guibert è stato tra l'altro il primo
a filmare la propria malattia e morte nel video Il pudore o
l'impudore (La pudeur ou l'impudeur).
Alla descrizione della propria malattia Guibert
ha dedicato una trilogia: Lettera all'amico che non mi ha salvato
la vita (A l'ami qui ne m'a pas sauvé la vie, 1990),
Le regole della pietà (Le protocole compassionnel,
1991) e Uomo dal cappello rosso. Un "diario d'ospedale"
è il breve e intenso Citomegalovirus (Cytomégalovirus
: journal d'hospitalisation, 1992) cronaca, un paio di mesi prima
della morte, di un ricovero ospedaliero: il progredire della malattia,
la vita ospedaliera, la "macchina" ospedaliera fatta
di indifferenza incurie e errori ("l'ospedale è l'inferno"),
la consapevolezza di star descrivendo la propria fine. "Forse
oggi ho fatto conoscenza della camera in cui morirò. Ancora
non mi piace", scrive. Guibert descrive, e nel descrivere
si aggrappa ai brandelli di vita, persino alla lotta quotidiana
per ottenere un'asta per la flebo: "scrivere è anche
un modo per ritmare il tempo e farlo passare".
Contesto: Francia
(1939-1989)
© Antenati - 1994-1997
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