Max
Frisch
Max Frisch
Nacque a Zurigo nel 1911.
E' noto soprattutto per le opere teatrali,
che rivelano l'influsso di Brecht e di Thorton Wilder.
Adesso cantano ancora (Nun singen
sie wieder, 1945) sul problema della responsabilità dei
crimini di guerra. La muraglia cinese (Die chinesische Mauer,
1946) è una denuncia del sempre latente pericolo della
dittatura. Don Juan o l'amore per la geometria (Don Juan oder
die Liebe zur Geometrie, 1953), una delle sue opere più
argute e raffinate. Il signor Biedermann e gli incendiari (Herr
Biedermann und die Brandstifter, 1953) «dramma didattico senza
insegnamento» che smaschera la doppia morale del borghese. Andorra
(1962) satira del pavido conformismo che rende possibile il trionfo
del razzismo.
Tra i suoi romanzi si ricordano: Stiller
(1954), Homo faber (1957), Il mio nome sia Gantenbein (Mein Name
sei Gantenbein, 1964). Frisch qui esplora il tema dell'alienazione
dell'uomo moderno. Negli ultimi anni, nella sua narrativa prevale
l'impronta autobiografica: Montauk (1975), L'uomo compare nell'olocene
(Der Mensch erscheint im Holozän, 1979).
Tutta la sua opera, nella quale si alternano
toni saggistici e spunti di comicità grottesca, è
centrata sul rapporto tra individuo e collettività, e sulla
tragica sopraffazione di cui il singolo è vittima.
Bibliografia: Max Frisch
Nun singen sie wieder (teatro, 1945)
Die chinesische Mauer (teatro, 1946)
Don Juan oder die Liebe zur Geometrie (teatro, 1953)
Herr Biedermann und die Brandstifter (teatro, 1953)
Stiller (romanzo, 1953)
Homo faber (romanzo, 1957)
Andorra (teatro, 1962)
Mein Name sei Gantenbein (romanzo, 1964)
Montauk (romanzo, 1975)
Der Mensch erscheint im Holozän (romanzo, 1979)
© Antenati - 1994-1997
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