Italo
Calvino
Italo Calvino
1) notizie biografiche
Italo Calvino, nato a Santiago de Las Vegas (Cuba) nel 1923
e morto a Siena il 19 settembre 1985 è stato il maggior
autore di racconti in italiano del secondo dopoguerra. Ha partecipato
alle varie stagioni letterarie, riuscendo sempre a contribuirvi
in maniera originale e interessante.
2) opere
Nel 1947 pubblica Il sentiero dei nidi di ragno, tra le cose migliori
scritte di quella che in Italia è chiamata "letteratura
resistenziale" (cui appartengono Fenoglio, Vittorini e Pavese
ecc.). Ha collaborato a riviste ed è stato consulente editoriale
presso la importante casa editrice Einaudi. Tra le opere narrative:
Il visconte dimezzato (1952), Il barone rampante
(1957), Il cavaliere inesistente (1959). Nel 1960 i tre
racconti furono riediti e pubblicati insieme sotto il titolo unificante
di I nostri antenati.
Ne "Il visconte dimezzato" il narratore rievoca la storia dello
zio, Medardo di Terralba, tagliato in due da un colpo di cannone
mentre combatte contro i turchi in Boemia. Le due parti del corpo
sono ritrovate in diversi momenti, ma la prima metà mostra
un'indole crudele, infierisce sui sudditi e sulla bella Pamela;
la seconda metà cerca di riparare i misfatti dell'altra
parte e vuole sposare Pamela. I due visconti dimezzati giungono
al duello; un medico approfitta delle ferite che si infertono
per riunire le due metà e restituire un visconte in cui
bene e male sono di nuovo mescolati insieme.
Ne "Il barone rampante" il narrante dice del fratello, Cosimo
di Rondò, vissuto nel secondo settecento a Ombrosa (Liguria).
Cosimo, per sfuggire a una punizione dei suoi educatori, si rifugia
su un albero e si costruisce un mondo per conto suo, aereo. I
bambini lo schermiscono, i familiari lo disprezzano, uomini di
cultura lo vengono a trovare attratti dalla sua bizzarria di voler
vedere dall'alto quanto accade sulla terra. Cosimo incontra Napoleone,
diventa framassone, combatte i gesuiti, ha una storia d'amore
con la volubile e capricciosa Viola. Vecchio, in punto di morte
si aggrappa alla fune di una mongolfiera e scompare mentre attraversa
il mare.
Ne "Il cavaliere inesistente" Suor Teodora (ma questo lo si scoprirà
solo alla fine che si tratta proprio di lei) narra di Agilulfo,
cavaliere senza corpo, che vive solo per forza di volontà.
Durante l'assedio di Paris, parte alla ricerca di Sofronia accompagnato
dal servo Gurdulù che si immedesima sempre con le cose
tanto da credere d'essere una di esse. Bradamante, innamorata
di Agilulfo, lo segue. Il cavaliere ritrova Sofronia, la crede
macchiata di gravi peccati, decide di scomparire lasciando la
sua armatura a Rimbaldo che prosegue così le sue gesta
ma da uomo.
A questa triade seguirono: La giornata di uno scrutatore (1963),
Marcovaldo (1963) che è dedicato ai ragazzi, Le cosmicomiche
(1965) e Cosmicomiche vecchie e nuove (1984), Ti con zero (1968),
Le città invisibili (1972), Il castello dei destini incrociati
(1973), Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979), Palomar
(1983).
Nel 1956 ha pubblicato una scelta di Fiabe italiane, trascritte
dai dialetti di tutte le regioni italiane. Raccolte in volume
di suoi interventi letterari sono Una pietra sopra (1980), mentre
d'occasione sono Collezione di sabbia (1984). Valore di testamento
spirituale assumono le Lezioni americane. Postuma è apparsa
la raccolta di scritti vari Prima che tu dica "Pronto" (1993).
Tra essi il breve apologo swiftiano scritto alla fine degli anni
'60 con cui propone «un nuovo modello di società, cioè
un sistema politico basato sulla uccisione rituale della intera
classe dirigente a intervalli di tempo regolari»: il narratore
giunge nella capitale alla vigilia di una festa, fervono i preparativi,
egli chiede cosa si sta festeggiando, gli rispondono candidamente
che si avvicina il giorno della decapitazione dei capi. Per la
popolazione tutto è semplicemente nell'ordine delle cose.
«L'autorità sugli altri è una cosa sola col diritto
che gli altri hanno di farti salire sul palco e abbatterti», commenta
un signore distinto: tutte le società veramente civili
«riposano su questo doppio aspetto dell'autorità». Dietro
l'apparente e paradossale assurdità di questa situazione
abbozzata da Calvino in questo "semplice" scritto, vi è
tutto Calvino: la sua attitudine swiftiana, a fronte di una situazione
reale - quella politica italiana di quegli anni, mummificata da
un regime dominato dalla DC che non ammetteva alternanza al potere
con tutte le conseguenze in termini di corruzione e di mancanza
di democrazia che saranno evidenti negli anni '90 quando il potere
perderà l'appoggio degli Stati Uniti - e con una serie
di suggestioni a livello intellettuale: il rapporto tra dominati
e dominatori, il concetto di 'capro espiatorio' ecc.
3) l'apertura swiftiana
Il tono preferito di Calvino è l'apologo. Il suo è
uno stile sempre chiaro, luminoso. Sa usare il grottesco, il fiabesco,
l'amara ironia sui mali contemporanei. Dalla metà degli
anni '60 partecipa al clima culturale Parisno, soprattutto al
gruppo di scrittori che si muovono in territori di frontiera tra
scienza, costruzione e narrativa, il cosiddetto circolo dell'Oulipo
cui parteciparono Perec e altri. Ciò che rilevano questo
gruppo di ricercatori è la natura artificiale del linguaggio
e delle regole, e la possibilità quasi neobarocca della
ricombinazione e dell'uso del canone. Calvino riesce a evitare
le cadute neobarocche grazie alla fedeltà a uno stile sempre
limpidissimo, in questo vicino a uno scrittore come Primo Levi.
Bibliografia: Italo Calvino
Il sentiero dei nidi di ragno (1947)
Il visconte dimezzato (1952)
Fiabe italiane (1956)
Il barone rampante (1957)
Il cavaliere inesistente (1959)
La giornata di uno scrutatore (1963)
Marcovaldo (1963)
Le cosmicomiche (1965)
Ti con zero (1968)
Le città invisibili (1972)
Il castello dei destini incrociati (1973)
Se una notte d'inverno un viaggiatore (1979)
Una pietra sopra (1980)
Palomar (1983)
Collezione di sabbia (1984)
Cosmicomiche vecchie e nuove (1984)
Lezioni americane
Prima che tu dica "Pronto" (1993)
Letture
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