Michel
Butor
Michel Butor
Michel Butor è nato a Mons-en-Baronel [Lille] nel 1926.
Vicino alle posizioni dell'école-du-regard ma senza appartenere
a nessuna scuola, Butor costruisce le sue opere su descrizioni
della realtà volutamente impersonali e minuziose fino all'ossessione,
attente al fluire del tempo o alla simultaneità degli eventi,
alle trasmutazioni lente della coscienza, alle infinite sfaccettature
degli oggetti. Gli oggetti in Butor alludono, con la loro spessa
presenza, a nascoste verità, 'dialogano' con il soggetto-uomo
e ne sollecitano da complici o da persuasori la trasformazione
etica. Scrittore aperto alle influenze della grande letteratura
del secolo, da Joyce a Proust, Butor ha sperimentato via via diverse
tecniche narrative e stilistiche. Si veda il racconto in seconda
persona plurale de La modifica (La modification, 1957). L'equivalente
letterario del collage è tentato in Mobile (Mobile, 1962)
e Descrizione di San Marco (Description de San Marco, 1963).
A partire dagli anni '70 maggiore attenzione ha dedicato alla
poesia: così l'onirismo di Materia di sogni : I-IV (Matière
de rêves I-IV, 1975-1981), "Commiati : I-II" (Envois I-II,
1980-1983).
Importante per lucidità di indagine la sua produzione
saggistica: "Saggio sui Saggi" (Essai sur les Essais, 1968) dedicato
a Montaigne, "Repertorio : I-V" (Répertoire I-V, 1960-1983),
"Dialogo con 33 variazioni di Ludwig van Beethoven" (Dialogue
avec trente-trois variations de Ludwig van Beethoven, 1971).
© Antenati - 1994-1997
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