In Lettonia, l'occupazione del paese ad opera
dell'URSS e la fine della Repubblica Lettone danno luogo a una
letteratura dell'esilio con le poetesse Zinaida
Lazda, Veronika Strlerte, Velta
Toma, Ingrida Viksna, e i poeti
P. Aigars e P.
Ermanis. Nel teatro emerge la figura di M.
Ziverts emigrato in Svezia. Dal 1944 in Lettonia la dottrina
ufficiale è il realismo socialista. Negli anni '70 si è
formata una corrente che ha tentato di sfuggire al dogmatismo
ufficiale, con i poeti A. Vejan, A.
Skalbe, L. Ziedonis; tra i prosatori
sono I. Irande e D.
Zigmonte.