Produzione
poetica nel Sud e Centro America
Produzione poetica nel Sud e Centro America
Nei paesi latino-americani grossi risultati sono raggiunti nel
campo della poesia. Tra 1920 e 1930 sono attivi tre poeti come
Huidobro, Pablo Neruda, Cesar
Vallejo.
Vicente Huidobro
Nacque a Santiago del Cile nel 1893 (morì nel 1948), visse
per molti anni a Paris dove conobbe Reverdy, Apollinaire, Arp,
Picasso, e altri esponenti dell'avanguardia d'inizio secolo. Prima
del 1920 diede vita al movimento del creacionismo che qualche
anno dopo confluì in Spagna nell' ultraismo . I caratteri
del creacionismo furono delineate nel prologo del suo libro Oriz
zonte quadrato (Horizon carré, 1917) dove si afferma che
"un'ope ra d'arte è una nuova realtà cosmica che
l'artista aggiunge alla natura" e che bisogna "creare una poesia
come la natura crea un albero". Oltre all'ansia cosmica che lo
percorre, il creacionismo contribuì a rinnovare il vocabolario
poetico, a ritrovare l'essenzialità delle immagini e il
loro sapore primordiale, a scoprire ritmi più rapidi e intensi.
Al creacionismo diedero grosso contributo Diego e Larrea cui si
deve la confluenza verso l'ul traismo e il surrealismo. Huidobro
è stato poeta di notevole estro inventivo e verbale, sia
in francese che in spagnolo. Oltre a "Orizzonte quadrato" (1917)
scrisse: Stagioni scelte (Saisons choisies, 1921), Equato riale
(Ecuatorial, 1918), Altazor o il viaggio in paracadute (Al tazor
o el viaje en paracaidas, 1931), Il cittadino dell'oblio (El ciudadano
del olvido, 1941). Ha scritto anche un curioso breve romanzo,
Satiro (1930), di echi joyceiani.
L'avanguardia brasiliana
Il movimento avanguardista e antieuropeo brasiliano esplode nel
1922, a Sâo Paulo, con la "Settimana di Arte Moderna" (13 febbraio
1922), in relazione con l'esaurirsi dell'esperienza par nassiana
e simbolista (il modernismo).
Già nel 1909 Joâo do Rio (1880\1921) aveva espresso alcuni
dei temi propri della successiva affermazione del movimento, ma
la piena maturità si ha con i partecipanti alla "settimana":
Aranha, Ronald de Carvalho, Oswald de Andrade, Menotti Del Picchia,
Plínio Salgado ecc.
Le esperienze di riferimento furono il futurismo italiano, Apollinaire,
Cendrars. Il luogo prediletto, la metropoli paulista. I temi,
quelli della velocità, l'industrializzazione, l'in contro
tra le razze. Oswald de Andrade si pose a capo di un gruppo più
radicale per scelte estetiche, quello degli "antropofagi" (1928),
la cui bibbia sarà Cobra Norato di Raul Bopp, e intorno
cui si raccolsero tra le migliori personalità dell'avanguardia
e del modernismo letterario brasiliano, che avevano scelto la
libertà di espres sione come unico e unificante programma
d'azione. Una seconda fase vide nuovi e diversi apporti: Carlos
Drummond de Andrade, Murilo Mendes, Manuel Bandeira, Jorge de
Lima, Mário de Andrade, Cassiano Ricardo.
Oswald de Andrade
Nato a Sâo Paulo nel 1890 (morto nel 1954), nelle raccolte poetiche
Legno Brasile (Pau Brasil, 1925), Primo quaderno dell'alunno di
poesia O. de Andrade (Primeiro caderno do aluno de poe sia O.
de Andrade, 1927), espresse la necessità di un ritorno
al le più autentiche origini della storia e della cultura del
paese. Nel 1928 è la pubblicazione con Bopp del manifesto
dell'antro pofagia, rifiuto polemico e beffardo dell'europa e
riscoperta della cultura autoctona. Della sua attività
di narratore si ricordano: la "trilogia dell'esilio": I condannati
(Os condenados, 1922), La stella d'assenzio (A estrela de absinto,
1927), La scala rossa (A escada vermelha, 1934); due romanzi "sentimentali":
Memorie sentimentali di Joâo Miramar (Memórias sentimentais
de Joâo Miramar, 1923) e Limite zero (Marco zero, 1943), complesso
ritratto della società brasiliana. Interessante il suo
teatro d'avanguardia, per anni considerato troppo letterario e
negli anni successivi riscoperto con succes so: Il re della candela
(O rei da vela, 1937), L'uomo e il caval- lo (O homen e o cavalo,
1934), La morte (A morte, 1937).
Mário de Andrade
Nato a Sâo Paulo nel 1893 (morto nel 1945), fu tra i leader dell'avanguardia
brasiliana del 1922. Fu narratore, poeta, etnografo, musicologo,
critico letterario. Esordì come poeta con C'è una
goccia di sangue in ogni poema (Há uma gota de sangue em
cada poema, 1917) le cui forme parnas- siane furono superate da
Folle San Paolo (Paulicéia desvairada, 1922) vero manifesto,
per i temi cittadini, il verso libero e la lingua "impura", della
nuova avanguardia brasiliana che rompeva con la tradizione post-romantica
e ricercava la poesia della città, della vita collettiva,
nell'intento di dar voce all'anima brasiliana. Nelle poesie successive
ha affrontato i temi del razzismo, della miseria, della libertà:
La fine dei mali (Remate de males, 1930), Lira paulistana (1946).
Tra le opere in prosa, caratterizzate da un originale ritmico
sintattico, spiccano i romanzi: Amare, verbo intransitivo (Amar,
verbo intransitivo, 1927), Macunaíma (1928) la sua cosa
forse migliore; e i racconti Belazarte (1934). "Macunaíma"
è una grande narrazione del Brasile plurirazziale in forma
di rapsodia espressionistica. Figlio della selva amazzo nica e
figura tra mitica e realistica, Macunaíma è un eroe
insieme virtuoso e meschino, fragile e dominatore, simbolo della
cul tura india attraversata da contraddittorie forze primordiali.
Egli compie gesta mirabolanti, diventa imperatore della foresta,
combatte accanitamente nella San Paolo degli anni '20 contro il
grande rivale Venceslau Pietro Pietra, campione della società
mo derna. Il romanzo si conclude con l'assunzione di Macunaíma,
af faticato e nauseato, in cielo, dove diventa una costellazione.
Tra i racconti si ricordano Primo maggio ambientato a San Pao
lo nel 1934. E' il desiderio di un giovane portabagagli di festeggiare
il giorno dei lavoratori: desiderio frustrato dalla falsa solidarietà
che il potere mette in scena negli spazi della celebrazione ufficiale,
per cui il giovane finirà con il fare ri torno al suo posto
di lavoro raggiungendo i compagni che non lo hanno mai lasciato.
Il pozzo si svolge in campagna, e mostra an cora una volta Andrade
schierato dalla parte dei perdenti.
Carlos Drummond de Andrade
Nato a Itabira (Minas Gerais) nel 1902, fondò nel 1925
il gruppo avanguardista del suo stato d'origine. Poi si trasferì
a Rio dove esordì con la raccolta Poesia (Alguma poesia,
1930). Scrisse poi la raccolta Brejo das Almas (1934). Nella raccolta
Sentimento del mondo (Sentimento do mundo, 1940) espresse in tono
tra ironico e lirico la realtà del presente e la solitudine
spi rituale di chi vive nelle grandi città. In La rosa
del popolo (A rosa do povo, 1945) ha cantato la lotta proletaria
e antifasci sta. Ripiegato sul ricordo del passato e sulla speculazione
metafi sica, ha scritto poi poesie sperimentali e talvolta ermetiche,
raccolte in Chiaro enigma (Claro enigma, 1951), Latifondista dell'aria
(Fazendeiro do ar, 1954), Lezione di cose (Liçâo de coisas, 1962),
Buetempo (Boitempo, 1968), che ne hanno fatto il maggior poeta
brasiliano del dopoguerra. Ha scritto anche racconti e 'cronache':
Confessioni da Minas (Confissôes de Minas, 1944), Parla, mandorlo
(Fala, amendoeira, 1957), La borsa e la vita (A bolsa e a vida,
1966).
Raul Bopp
Nato a Tupaceretâ (Rio Grande do Sul) nel 1898 (morto nel 1984),
fautore di una letteratura brasiliana autonoma, tesa a ri scoprire
la natura e le mitiche origini di un Brasile indio, ha scritto
versi ispirati al paesaggio arcano della foresta: Cobra Norato
e altre poesie (Cobra Norato e aoutros poemas, 1931), Uru cungo
(1933). E' stato tra i maggiori esponenti del gruppo dell'antropofagia.
Murilo Mendes
Nato a Juiz de Fora [Minas Gerais] nel 1901 (morto a Lisbona nel
1975), esordì come poeta modernista. Poi pubblicò
nel 1935 un volume di versi insieme a Jorge de Lima, Tempo e eternità
(Tempo e eternidade), percorso da una vena di potente religiosità.
Scrisse poi le raccolte: Poesia in panico (A poesia em pânico,
1938), Poesia libertà (Poesia libertade, 1947), Tempo spagnolo
(Tempo espanhol, 1959). M. vi ha espresso in toni apocalittici
la sua fede tormentata, la penosa interpretazione delle vicende
po litiche e sociali, con un linguaggio essenziale, talvolta ermeti
co, influenzato dalla tradizione barocca e dalle esperienze del
surrealismo.
Jorge de Lima
Nato a Uniâo [Alagoas] nel 1895 (morto a Rio de Janeiro nel 1953),
di formazione neoparnassiana, si unì poi alla corrente
re gionalista e si battè per l'uguaglianza razziale: Poesie
(Poemas, 1927), La negra Fulô (Essa negra Fulô, 1928). Le raccolte
successive: Tempo e eternità (Tempo e ternidade, 1935),
Poesie negre (Poemas negros, 1947), Libro dei sonetti (Li vro
de sonetos, 1949) sono caratterizzate da sottili suggestioni mistiche.
Nel poema Invenzione di Orfeo (Invençâo de Orfeu, 1952) volle
dare una sintesi delle esperienze poetiche dell'umanità
e dello spirito luso-brasiliano: affine ai "poemi automatici"
surrealisti per l'abbandono all'ispirazione subconscia e l'apparente
caos verbale, esso è tra i testi più singolari della lirica
brasiliana.
Manuel Bandeira
Nato a Recife [Pernambuco] nel 1886 (morto a Rio de Janeiro nel
1968), si formò alla scuola simbolista. Si avvicinò
poi alle nuove correnti letterarie europee (crepuscolari italiani,
surrea listi francesi), nel 1922 fu tra i modernisti brasiliani.
Colla borò alle loro ricerche sul verso libero e l'uso
in poesia del linguaggio quotidiano. tra le sue raccolte di versi:
Carnevale (Carnaval, 1919), Poe sie (Poesias, 1924), Libertinaggio
(Libertinagem, 1930), Stella del mattino (Estrela da manha, 1936),
Stella della sera (Estrela da tarde, 1963). Tutta l'opera è
stata raccolta sotto il titolo di Stella di tutta la vita (Estrela
da vida inteira, 1966). Nell'ambito del modernismo brasiliano,
la sua poesia portò una vena di intimismo pessimista, finemente
ironico: famosi tra i suoi testi poetici, Pneumotorace (Pneumotorax)
sul tema della turbercolosi di cui soffriva, e Me ne vado a Pasárgada
(Vou-me embora pra Pasárgada), progetto surrealista di
fuga dal quotidia no.
Cassiano Ricardo
Nato a Sâo José dos Campos nel 1895 (morto a Sâo Paulo
nel 1974), d'ispirazione inizialmente parnassiana, si avvicinò
poi al modernismo brasiliano. La sua produzione è stata
raccolta nelle Poesie complete (Poesias completas, 1957).
[1997]
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