La 
              narrativa in Centro e Sud America 
            
             
             
              La narrativa in Centro e Sud America 
               
              Introduzione
              Nel dopoguerra si accresce la forza del panamericanismo sotto la 
              guida USA. Si ha uno stimolo economico per quei paesi (come l'Argentina) 
              chiamati a offrire rifornimenti alimentari ai paesi dell'Intesa. 
              L'apertura del canale di Panama, contemporanea all'inizio del conflitto, 
              introdusse nell'economia mondiale i paesi del Pacifico avvicinandoli 
              ai grandi centri come New York e alle città europee. In complesso 
              le condizioni di vita non muta no, pur con un consistente incremento 
              demografico (dai 63 milioni del 1900 ai 131 milioni del 1940). Il 
              centro-sud america rimane esportatrice di derrate alimentari e materie 
              prime, importatrice di manufatti, anche se iniziano attività 
              industriali in Argentina e Brasile. E' economia di dipendenza, con 
              i capitalisti stranieri alleati dei grandi proprietari e dei politici 
              locali, in grado di orientare la produzione verso le materie prime 
              esportabili. Gli USA sono ora i principali clienti e fornitori. 
              Nel 1929 (prima della depressione) gli USA avevano investiti qui 
              il 37% degli in vestimenti esteri; il 38,7% delle vendite ai paesi 
              ibero- americani proveniva dagli USA, il 34% degli acquisti. Il 
              clima politico è caratterizzato dalle continue alternanze 
              di regimi dittatoriali e presidenziali; con la crisi economica del 
              1930-31 i regimi personali tendono a declinare a favore di un periodo 
              di instabilità ancora più accentuata. Non mancano conflitti 
              tra i vari stati come la guerra tra Bolivia e Paraguay per il possesso 
              del Chaco (1928-29, 1932-35). 
               
              Tra le repubbliche latino-americane quella in cui si attuò 
              l'esperienza politico-sociale più originale fu il Messico. Con l'elezione 
              del presidente Carranza terminò, per poco, la guerra civile; 
              fu redatta nel 1917 una costituzione (detta "di Queretaro") 
              socializzante, ma almeno fino al 1929 continuò la lotta interna, 
              tra caudillos e con la guerriglia cattolica dei cristeros . Dal 
              1930 in poi si ebbe il programma per un Messico più moderno e socialista, 
              con la presidenza di Cardenas , e l'unico Partito Rivoluzionario 
              Istituzionale (PRI): il piano di sei anni di Cardenas del 1933 mirò 
              alla nazionalizzazione delle ferrovie, la lotta contro le grandi 
              compagnie petrolifere, la riforma agraria. Forte la lotta contro 
              il clero cattolico, ma senza le violenze del tempo di Calles (1926-27). 
              Molto forte in Messico il movimento in dianista. 
               
              La stabilità politica del Brasile attirò capitali 
              e immigrati. Da 30 milioni si passò nel 1940 a 41,5 milioni 
              di abitanti. Enorme sviluppo ebbe lo stato di San Paolo. Le difficoltà 
              derivanti dalla monocoltura del caffè stimolarono nuove coltivazioni 
              adatte ai bisogni del paese e all'esportazione. Getulio Vargas domina 
              la politica a partire dal 1930 (fino al 1954): capo dei liberali, 
              promuove un regime dalle caratteristiche sempre più autoritarie: 
              nel 1937 attua un colpo di stato, scioglie i partiti, instaura l'"estado 
              novo", si avvicina a USA e Gran Bretagna. 
               
              L'Argentina aveva beneficiato della guerra, ma nel 1922 la scissione 
              del partito radicale paralizzò la politica sociale ab bozzata 
              dal presidente Irigoyen. Questi tornò al potere nel 1928 
              ma fu estromesso dal colpo di stato militare incruento del generale 
              Uriburu. La depressione fu pesante. Nel 1937 il presidente Roberto 
              Cortiz attuò un new deal che portarono al risanamento finanziario 
              e economico. 
               
              Realismo narrativo sudamericano
              
Schema narrativa latinoamericana
                                      | - regionalisti 
                                      | 
                |- - - regionale - - -| - indianisti
                |                     | 
realismo  - - - |                     | - nativisti
                |
                |
                |- - - urbanopsicologico
                       sociale
                       filosofico
              Nel campo della narrativa i filoni principali sono due: 
              - il realismo regionale (gli scrittori 'gauchoisti' come Benito 
              Lynch, Ricardo Güiraldes; i messicani "rivoluzionari" 
              Mariano Azuela e Martín Luis Guzmán; Mariano Latorre 
              (1886\1955, cile no), Eustacio José Rivera autore de La voragine 
              , Rómulo Gallegos con il suo Donna Barbara . Gli scrittori 
              della corrente indianista-indigenista come: il boliviano Alcides 
              Argüedas, l'ecuadoriano Jorge Icaza, José de la Cuadra 
              (1904\1978, ecuadoria no), l'ecuadoriano Demetrio Aguilera Malta, 
              il peruviano Ciro Alegría. Gli scrittori nativisti, che si 
              ispirano alla campagna: Enrique Amorim (1900\1960, uruguaiano), 
              Lino Novas Calvo (1905\, cubano), Carlos Luis Fallas (1909\1966, 
              costaricano). 
              - la narrativa urbana a sfondo psicologico con: Enrique Larreta, 
              Leopoldo Marechal, Eduardo Mallea; Pedro Prado (1886\1952, cileno), 
              Eduardo Barrios, Manuel Rojas (1896\1972, cileno); Carlos Reyles. 
               
              Enrique Larreta
              Di questi il maggiore è forse Enrique Larreta. Nato a Buenos 
              Aires nel 1875 (morto nel 1961), argentino, è stato molto 
              in fluenzato dalla letteratura francese fine ottocentesca, e soprat 
              tutto da A. France. Ha ricostruito l'atmosfera sottilmente esoti 
              ca del seicento spagnolo nel romanzo La gloria di Don Ramiro (La 
              gloria de Don Romiro, 1908) prototipo del romanzo modernista, di 
              scrittura preziosa e manierata. Meno felice è Zogoibi (1925) 
              ambientato nella pampa argentina all'inizio del novecento. Tra gli 
              altri romanzi è Sponde dell'Ebro (Orillas del Ebro, 1949) 
              sulla Spagna contemporanea; tra le opere teatrali: Passione di Roma 
              (Pasión de Roma, 1937). 
               
              Leopoldo Marechal 
              Nato a Buenos Aires nel 1900 (morto nel 1970), fu prima vicino alle 
              posizioni dell'avanguardia. Collaborò alla rivista di Borges 
              «Proa» nel 1924-25, fu membro del gruppo di letterati raccolti attorno 
              alla rivista ultraista «Martín Fierro». Rivelò poi 
              una crescente inclinazione per la forma classica e la tematica mistica 
              della poesia spagnola del seicento: Giorni come frecce (Días 
              como flechas, 1926), Sonetti a Sofie e altre poesie (Sonetos a Sophie 
              y otros poemas, 1935), Labirinto d'amore (Laberinto de amor, 1936), 
              Il poema del robot (El poema del robot, 1966). Nel romanzo Adamo 
              Buenosayres (Adán Buenosayres, 1948) ha espresso con toni 
              di vivida descrizione e di intenso lirismo, con ampio ricorso al 
              monologo interiore, le aspirazioni i pensieri, fino alla più profonda 
              sostanza psichica, degli intellettuali della sua generazione in 
              rapporto con la vita multiforme della capitale. 
               
              Eduardo Mallea
              Nato a Bahía Blanca nel 1903 (morto a Buenos Aires nel 1982) 
              è stato critico letterario e saggista. Ha posto al centro 
              dei suoi romanzi l'uomo argentino e la sua difficoltà a conquistarsi 
              una propria identità culturale: Notturno europeo (Nocturno 
              europeo, 1935), La città presso il fiume immobile (La ciudad 
              junto al río inmóvil, 1936), Tutto il verde perirà 
              (Todo verdor perecerá, 1941), Simbad (1957), Nella crescente 
              oscurità (En la creciente oscuridad, 1973). 
               
              Eduardo Barrios
              Nato a Valparaíso nel 1884 (morto a Santiago nel 1963), è 
              autore di drammi racconti e romanzi: Il ragazzo che impazzì 
              per amore (El niño que enloqueció de amor, 1915), 
              Un uomo finito (Un perdido, 1917), Il fratello asino (El hermano 
              asno, 1922), in cui ha tracciato sottili analisi di psicologie tarate, 
              in una prosa limpida e essenziale. 
               
              Carlos Reyles
              Nato a Montevideo nel 1868 (morto nel 1938), figlio di ricchi proprietari 
              terrieri, dopo alcuni anni trascorsi in Francia si dedicò 
              alla letteratura avendo come modello Zola ma anche i nar ratori 
              decadentisti francesi. In Beba (1894) rivisitò la storia 
              di "Madame Bovary" ambientando la vicenda nelle campagne 
              uru guayane; con impegno naturalista narrò storie urbane 
              o campagnole in La razza di Caino (La raza de Caín, 1900) 
              e Il paese natio (El terruño, 1916). Notevole attenzione 
              stilistica e più raffinato distacco dalla materia narrata in Il 
              fascino di Sevilla (El embrujo de Sevilla, 1921), e Il gaucho Florido 
              (1932). 
               
              Il realismo regionalista
              Benito Lynch 
              Nato a Buenos Aires nel 1885 (morto a La Plata nel 1951), narratore 
              argentino di formazione naturalistica, si volse nella maturità 
              a storie e forme più complesse, con intenti psicologici. Ha scritto 
              numerosi racconti e romanzi tra cui: Gli sparvieri della Florida 
              (Los caranchos de la Florida, 1916), Raquela (1918), L'inglese delle 
              ossa (El inglés de los güesos, 1924), Romanzo di un 
              gaucho (El romance de un gaucho, 1933). 
               
              Ricardo Güiraldes 
              Nato a Buenos Aires nel 1886 (morto a Paris nel 1927), argentino, 
              partecipò insieme a Borges e altri al movimento letterario 
              promosso dalle riviste «Proa» (1924) e «Martín Fierro» (1927). 
              Ha scritto poesie, bozzetti, racconti. Tra i suoi romanzi: Raucho 
              (1917), Rosaura (1922), Xaimaca (1923), ma soprattutto di Don Se 
              gundo Sombra (1926), sulla figura del mitico gaucho al tramonto. 
              Opera a sfondo autobiografico, con i caratteri del romanzo di iniziazione, 
              il romanzo narra in prima persona le vicende di un ragazzo, Fabio 
              Caceres, figlio illegittimo e bastardo che abita con delle arcigne 
              zitelle, che un giorno fugge in compagnia del vecchio padrino, il 
              leggendario don Segundo Sombra. Egli apprende le gioie e le insidie 
              della vita campestre, nell'immensità della pampa, da lui 
              che è uno degli ultimi gauchos. Il ragazzo apprende a catturare 
              i cavalli, a domarli, a governare il bestiame ecc. La vita vagabonda 
              e libera del gaucho, con la sua saggezza popolare, viene così 
              esaltata. Alla fine il giovane incontra il padre e diventa padrone 
              di una estancia . Don Segundo Sombra, portato a termine il suo compito 
              di iniziatore, riprende il suo cammino e scompare. La dimensione 
              quasi mitica di questo personaggio e il carattere elegiaco della 
              narrazione danno al romanzo un alto significato simbolico, quasi 
              a caratterizzare il momento centrale dell'identità argentina. 
               
              Mariano Azuela 
              Nato a Lagos de Moreno [Jalisco] nel 1873 (morto a Città 
              del Mexico nel 1952), messicano, medico militare nell'esercito rivo 
              luzionario di Francisco Madero, è autore del più importante 
              ro manzo su quell'episodio storico: Quelli di sotto (Los de abajo, 
              1916) epopea di realismo amaro e potente, resa con la rapidità 
              e la concisione di una cronaca. D'impianto realistico sono anche 
              i romanzi Le mosche (Las moscas, 1931), e Sentieri perduti (Sendas 
              perdidas, 1949). Azuela si è accostato poi a tendenze psicologizzanti 
              delle avanguardie europee in La lucciola (La luciérnaga, 
              1931) e Maledizione (Maldición, 1956). 
               
              Martín Luis Guzmán 
              Nato a Chihuahua nel 1887 (morto a Città del Mexico nel 1977), 
              prese parte alla rivoluzione del 1910-1916, e dedicò a quelle 
              vicende e agli anni immediatamente successivi i romanzi L'aquila 
              e il serpente (El águila y la serpiente, 1928), e L'ombra 
              del capo (La sombra del caudillo, 1929) in cui domina un'atmosfera 
              di cupa violenza. Nelle Opere complete (Obras completas, 1964) sono 
              diversi vo lumi di testimonianze e memorie. 
               
              José Eustacio Rivera
              Nato a Neiva nel 1889 (morto a New York nel 1928), il colombiano 
              R. ha cantato il paesaggio tropicale nei sonetti di gusto parnassiano 
              raccolti in Terra di promessa (Tierra de promisión, 1921). 
              La sua fama è legata al romanzo La voragine (La vorágine, 
              1924) che si svolge nelle grandi selve dove si raccoglie il cauc 
              ciù: la vita isolata degli indios dell'interno, quella durissima 
              e violenta dei coltivatori di gomma, le insidie della foresta tropicale 
              hanno in R. un narratore di grande intensità. 
               
              Rómulo Gallegos 
              Nato a Caracas nel 1884 (morto nel 1969), svolse attività 
              po litica fino a diventare nel 1948 presidente della repubblica 
              del Venezuela: ricoprì la carica per pochi mesi, perché 
              un colpo di stato lo depose. Dopo lunghi anni di esilio, potè 
              rimpatriare nel 1958, alla caduta del dittatore Jiménez. 
              Ha scritto romanzi: L'arrampicatrice (La trepadora, 1925), Donna 
              Barbara (Doña Bárbara, 1929), Canaíma (1934), 
              Povero negro (Pobre negro, 1935), Il figlio di paglia al vento (La 
              brizna de paja en el viento, 1952). Una raccolta di racconti è 
              La rivolta (La rebelión, 1946). Ha descritto i contrasti 
              tra la natura violenta e primitiva del suo paese e lo sforzo di 
              costruirvi una civiltà moderna. 
               
              Indigenismo
              L'indigenismo, secondo la definizione datane da *H. Favre, designa 
              "una corrente di idee che si organizzano e sviluppano at torno 
              all'immagine dell'indio", e cominciò a prender forma 
              alla metà del XIX secolo; da distinguere dall' indianismo 
              , che per con venzione designa solo la presenza del tema dell'indio 
              nella let teratura (es. il "buon selvaggio" della produzione 
              europea roman tica). Prendendo le mosse dagli epigoni della letteratura 
              india nista ma sotto l'impulso di una indignazione in cui convergono 
              slancio umanitarista e approccio positivista e naturalista, la corrente 
              indigenista si trasforma in letteratura di protesta e di denuncia 
              delle condizioni di degrado e ingiustizia in cui vive l'indio. Momento 
              di transizione tra indianismo e indigenismo si individua in genere 
              in Uccelli senza nido (Aves sin nido, 1889) della peruviana Clorinda 
              Matto de Turner, ma anche dopo permane un atteggiamento paternalistico, 
              anche se la connotazione dell'indio assume contorni più precisi 
              e accurati. E' il caso del romanzo Razza di bronzo (Raza de bronce, 
              1919) del boliviano Alcides Argüedas, o i Racconti andini (Cuentos 
              andinos, 1920) del peruviano E. López Albújar . 
               
              A partire dagli anni trenta, al carattere documentaristico e umanitario 
              del primo indigenismo si sostituiscono una motivazione critica e 
              una dimensione rivendicativa, espressione della maggio re coscienza, 
              da parte degli scrittori, del ruolo dell'indio nel la società. 
              Huasipungo (1930) e I meticci (Cholos, 1949) dell'ecuadoriano J. 
              Icaza, e Il mondo è grande e alieno (El mundo es ancho y 
              aje no, 1962) del peruviano C. Alegría , propongono in modo 
              diverso una risposta rivoluzionaria all'oppressione dell'indio. 
              Una risposta già ampiamente espressa nel romanzo paradigmatico 
              e programmatico Tungsteno (1931) del poeta peruviano César 
              Vallejo che aveva accolto il problema indigeno in termini economici 
              e sociali così come lo aveva formulato J.C. Mariátegui 
              negli anni venti. In Mexico la letteratura indigenista ha caratteristiche 
              parti colari: L'indio (El indio, 1935) di G. López y Fuentes, 
              conside rato il romanzo di maggior rilievo di questa corrente in 
              quegli anni, si incentra più sulla documentazione degli usi e dei 
              costu mi della vita quotidiana dell'indio e sul recupero dell'indico 
              strumentalizzato a fini politici che sulla denuncia dell'oppres 
              sione. 
               
              Alcides Argüedas
              Nato a La Paz nel 1879 (morto a Santiago-del-Chile nel 1946) il 
              boliviano A. ha scritto i romanzi Vita creola (Vida criolla, 1905), 
              e Razza di bronzo (Raza de bronce, 1919) in cui descrisse i costumi 
              e la miseria degli indios, sullo sfondo del paesaggio boliviano. 
              Ha studiato i problemi sociali delle comunità indigene nel 
              saggio Popolo malato (Pueblo enfermo, 1934). 
               
              Jorge Icaza
              Nato a Quito nel 1902 (morto nel 1978), la sua narrativa è 
              crudamente realistica e fitta di forme linguistiche indigene, dà 
              una potente rappresentazione della misera vita degli indios e dei 
              loro rapporti con i bianchi e con i meticci: Huasipungo (1934), 
              Meticci (Cholos, 1937), Sei volte la morte (Seis veces la muerte, 
              1954), Vecchi racconti (Viejos cuentos, 1960), Ingannati (Atrapa 
              dos, 1972). 
               
              Demetrio Aguilera Malta
              Nato a Guayaquil nel 1909 (morto a Città del Mexico nel 1981), 
              studente in Spagna durante la guerra civile, scrisse su quella esperienza 
              un reportage, Madrid! (1937) e un dramma, Spagna leale (España 
              leal, 1938). E' autore di opere narrative in cui la denuncia politica 
              si unisce al gusto per la deformazione grottesca: Canal Zone (1935) 
              sui conflitti creati dalla presenza degli Stati Uniti nel canale 
              di Panamá; L'isola vergine (La isla virgen, 1942), Un nuovo 
              mare per il re (Un nuevo mar para el rey, 1965), Il rapimento del 
              ge nerale (El secuestro del general, 1973), Requiem per il diavolo 
              (Requiem para el diablo, 1978). Ha scritto anche opere teatrali 
              tra cui Lázaro (1941), La tigre (El tigre, 1956). 
               
              Ciro Alegría
              Nato a Marcabal Grande [Huamachuco] nel 1909 (morto a Lima nel 1967), 
              è cresciuto nella provincia a contatto con gli indios; ha 
              militato fino al 1948 nella Aliancia popular revolucionaria americana 
              (APRA), una formazione politica progressista e pacifista. E' stato 
              in prigione e poi in esilio in Chile, dove ha scritto la maggior 
              parte delle sue opere: Il serpente d'oro (La serpiente de oro, 1935), 
              I cani affamati (Los perros hambrientos, 1938), e Il mondo è 
              grande e alieno (El mundo es ancho y ajeno, 1941) il suo romanzo 
              più famoso e impegnativo. Tornato a Lima pubblicò il romanzo 
              Duello di cavalieri (Duelo de caballeros, 1963). Postumi sono usciti 
              i racconti de Il sole dei giaguari (El sol de los jaguares, 1979). 
              Il tema principale della sua opera vigorosamente realistica è 
              la protesta delle ingiustizie commesse contro gli indios. 
               
              Area brasiliana
              Realismo
              Simôes Lopes Neto fissa nella tradizione brasiliana i suoi Racconti 
              gaucheschi (Contos gauchescos, 1912). Lopes Neto, nato a Pelotas 
              [Rio Grande do Sul] nel 1865, morì nel 1916. Ha scritto anche 
              Leggende del sud (Lendas do Sul, 1913), Avventure di Ro mualdo (Casos 
              de Romualdo, 1952) descrizione degli abitanti, al lora quasi tutti 
              allevatori di bestiame, del Rio Grande do Sul. 
               
              Monteiro Lobato, nato a Taubaté [San Paolo] nel 1882 (morto 
              a San Paolo nel 1948) stilizza i personaggi dell'indio degenerato. 
              Egli ha creato la letteratura infantile brasiliana con il ciclo 
              di Nasino (Narizinho). Nei racconti, tra cui è la raccolta 
              Urupês (1918), tratteggiò personaggi tipici dell'ambiente 
              multi e misti razziale brasiliano. 
               
              Nasce in Brasile il romanzo sociale con Alfonso Barreto Lima Barreto. 
              Alfonso Henriques de Barreto Lima nacque a Rio de Janeiro nel 1881 
              (morì nel 1922), mulatto, dalla sua condizione di uomo di 
              colore piccolo borghese trasse materia di riflessione per vari romanzi, 
              tra cui i migliori sono Ricordi dello scrivano Isaias Caminha (Recordaçôes 
              de escrivâo Isaias Caminha, 1909), Triste fine di Policarpo Quaresma 
              (Triste fim de Policarpo Queresma, 1915 in volume, ma era già 
              uscito a puntate nel 1911), Vita e morte di M.J. Gonzaga de Sá 
              (Vida e morte de M.J. Gonzaga de Sá, 1919) che è la 
              storia gogoliana di uno sconfitto, alcolizzato e massimalista in 
              politica; Clara degli Angeli (Clara dos Anjos, uscito a puntate 
              nel 1923-24 e poi in volume nel 1948). Scritti in una lingua dimessa, 
              impressionista, secca fino alla sciatte ria, che si oppone al rutilante 
              parnassianesimo degli scrittori coevi, i romanzi di B. hanno una 
              nota di sofferta denuncia delle ingiustizie sociali e della discriminazione 
              razziale. 
               
              Gli anni '30 portano una tematica più pensosa della realtà 
              na- zionale. Nasce il romanzo regionalista del nord-est del Brasile 
              con José Lins do Rego, Graciliano Ramos e José Américo 
              de Almeida. 
               
              José Lins do Rego, nato a Gut Corredor [Paraíba] nel 
              1901 (morto a Rio de Janeiro nel 1957), nato da una famiglia di 
              proprietari terrieri, trascorse l'infanzia in una piantagione dove 
              potè osservare e studiare la decadenza dell'economia agricola 
              del Nordeste del Brasil. Questa condizione ha espresso nel ciclo 
              di romanzi "della canna da zucchero": Il ragazzo della 
              piantagione (Menino de engenho, 1932), Il pazzerello (Doidinho, 
              1933), Il frantoio (Bangüê, 1934), Il moleque Ricardo (O moleque 
              Ricardo, 1935), Lo zuccherificio (Usina, 1936). In Fuoco morto (Fogo 
              mor to, 1943) e I Cangaceiros (Cangaceiros, 1953) ha descritto lo 
              scontro tra le forze dell'ordine e le bande di giustizieri- fuorilegge 
              nel mondo elementare e asociale del sertâo. 
               
              Graciliano Ramos nacque a Quebrângulo [Alagoas] nel 1892 (morì 
              a Rio de Janeiro nel 1953). Prefetto di Palmeira dos Indios, de 
              scrisse nel suo primo romanzo Caetés (1933) la ferocia dei 
              rapporti sociali in una cittadina del Nordeste brasiliano, attraver 
              so le metafore dello sciacallo e dell'indio antropofago ( caeté 
              ). Analoga tematica in San Bernardo (Sâo Bernardo, 1934). La partecipazione 
              al dramma degli oppressi gli causò la persecuzione: arrestato 
              "per sovversione", durante la prigionia scrisse Angoscia 
              (Angústia, 1936) uno dei suoi romanzi più sofferti. Riacquistata 
              la libertà pubblicò il suo romanzo più famoso, Vite 
              secche (Vidas sêcas, 1938) descrizione della dura vita di una famiglia 
              di contadini nomadi nelle terre inclementi del nordest. Ha pubblicato 
              poi Infanzia (Infância, 1945), i racconti In sonnia (Insônia, 1947), 
              Memorie del carcere (Memorias de cárcere, 1953). La narrazione 
              di Ramos esclude paesaggio e intreccio, guarda soprattutto all'individuo 
              inserito in un orizzonte ostile. 
               
              José Américo de Almeida nato a Areia [Paraíba] 
              nel 1887 (morto nel 1980), partecipò alla rivoluzione liberale 
              del 1930 e fu mi nistro sotto Vargas. Fu lui l'iniziatore della 
              "narrativa del Nord-Est", nei suoi romanzi ha rappresentato 
              la lotta tra l'uomo e l'aspra natura del deserto (i territori quasi 
              disabitati dell'interno), ha affermato i diritti dei contadini: 
              Rifiuti (A bagaceira, 1928), Guardiani (Coiteiros, 1935). 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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