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L'attore deve costruire una
partitura di azioni fisiche, coerenti con il personaggio. Anche in questo
caso, il pericolo è l'enfasi, l'espressione gestuale accentuata. Occorre
definire una partitura di azioni continua, definita, ininterrotta, fatta
anche di micro-azioni appena percepibili. Sulla scena non ci deve essere
un solo gesto casuale o banale. Tutto deve essere montato come un "piano
di battaglia" in modo da catturare i singoli spettatori, non solo
la platea indistinta del "pubblico".
Sulla teoria delle azioni fisiche
Stanislavskij lavorò nell'ultima parte della sua vita. Scrisse, in margine
alla ripresa del 1929 della preparazione dell'Otello (Shakespeare):
"Ciò che più stimola il
sentimento [dell'attore] è la fede nelle proprie azioni interiori ed
esteriori. La fede compare quando c'è la verità, la verità nasce in
scena dalle azioni interiori ed esteriori, le azioni nascono dai compiti,
i compiti dai segmenti. Se oggi siete in vena, avete l'ispirazione,
dimenticate la tecnica e datevi interamente al sentimento. Ma l'attore
non deve dimenticare che l'ispirazione compare soltanto ogni tanto.
Perciò è necessaria una via più accessibile, più percorribile, una via
che l'attore possa possedere, non che si impossessi di lui. Tale via,
facilmente percorribile e determinabile, è la linea delle azioni fisiche.
E' come l'aeroplano: corre a lungo sulla pista per raccogliere energia.
Si determina un movimento dell'aria che sostiene le ali e porta in alto
il velivolo. Per l'attore è lo stesso: percorre la via delle azioni
fisiche e raccoglie energia. Intanto, con l'aiuto delle circostanze
date, dei "se", apre le pure ali della fede, che lo portano
in alto nella sfera della fantasia" [].
Nello studio drammatico su
I frutti dell'istruzione (Tolstoj), l'attore Toporkov interpretava il personaggio di
un professore esperto di parapsicologia che teneva una conferenza a
casa di amici per convincerli delle sue teorie. Tutta le azioni del
personaggio erano finalizzate a catturare l'attenzione degli ascoltatori,
individuare scettici e ostili, distinguendoli da quelli più interessati
e propensi a credergli. Tutta la successione di azioni, le azioni comuni
di un conferenziere - bere un bicchiere d'acqua, accendersi la pipa
ecc. - furono montate come un 'piano di battaglia' per poter osservare
gli ascoltatori e mettere a fuoco alleati e nemici, trovare i varchi
per riuscire nell'impresa di convincerli.
Non solo l'attore deve costruire
le azioni fisiche del personaggio rivolgendosi agli spettatori del dramma
rappresentato, ma facendo questo lavoro anche in coerenza con gli altri
attori del dramma, avendo come pubblico anche gli altri attori.
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