Jurij
Karlovic Olesa
Jurij Karlovic Olesa
Jurij Karlovic Olesa nato a Elizavetgrad nel 1899
(morto a Mosca nel 1960), giunse improvvisamente alla fama nel
1927 con Invidia, romanzo imperniato sul conflitto cruciale in
epoca post-rivoluzionaria tra individuale e collettivo, uomo e
storia. I tre protagonisti incarnano altrettante posizioni di
fronte alla nuova realtà della rivoluzione: Kavalerov buonannulla
e ubriacone, erede dell'uomo del sottosuolo dostoevskijano, si
sente estraneo alla sua epoca e la rifiuta passivamente; il suo
benefattore Andrej Babicev è il comunista sicuro di sé,
pronto al sacrificio in nome della "causa"; suo fratello Ivan
rumoroso teorico della libertà anarcoide, non accetta la
nuova realtà "assassina dei sentimenti" e nutre chimeriche
fantasie di distruzione. Il fascino maggiore del romanzo nasce
dall'ambiguità dell'atteggiamento di Olesa che, pur ripudiando
il passato, resta sullo spartiacque tra il vecchio e il nuovo
mondo, scava nei suoi personaggi alla ricerca di suggestioni e
motivazioni umanistiche. Seguirono poi il romanzo fantastico per
bambini I tre grassoni (1928), le raccolte di racconti Amore e
Il nocciolo di ciliegia (1929-30), il dramma L'elenco delle benemerenze
(1931), tutte variazioni sul tema di "Invidia". Convinto di non
essere in accordo con i tempi, Olesa smise di scrivere nel 1934,
ancor prima di essere arrestato come "individuo sospetto". Riabilitato
nel 1956, si dedicò con successo al giornalismo. Postumo
il saggio-diario Nessun giorno senza una riga (1965) che ripercorre
il suo cammino letterario. Tutta la sua opera ha forti affinità
con il filone psicologico del romanzo occidentale contemporaneo.
La sua scrittura, sempre elastica e nervosa, ha talvolta soprassalti
di ironica stravaganza che richiamano i modi del surrealismo.
[1997]
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