Katherine
Mansfield
Katherine Mansfield
Nata a Wellington in Nuova Zelanda il 14 ottobre 1888. Il
suo nome era Kathleen Mansfield Beauchamp. Il padre era un facoltoso
uomo d'affari della New Zeland. Trasferitasi in Inghilterra
nel 1903, per poter terminare gli studi (al Queen's College
di London), trascorse lunghi periodi in Francia e Germania.
Dopo un primo sfortunato matrimonio (nel 1909 con un certo Bowdeen,
un tenore, con cui si divise lo stesso giorno delle nozze),
sposò nel 1918 il critico John Middleton Murry che aveva
conosciuto sette anni prima. Nel 1915 perde il fratello in guerra.
Conosce Virginia Woolf e Bertrand Russell nel 1916, e D.H. Lawrence.
Nel 1917 le viene diagnosticata la tubercolosi: inizia a girare
per i vari sanatori europei, tra medici e tentativi di nuove
terapie.
Morì a Fontainebleau il 9 gennaio 1923, presso l' "Istituto
per lo sviluppo armonioso dell'uomo" di Gurdjieff, giunta ormai
alla disperazione con la sua malattia. Aveva 34 anni.
Mansfield deve la sua fama ai numerosi racconti, animati da
figure femminili intense e rarefatte: In una
pensione tedesca (In a german pension, 1911), Beatitudine
e altri racconti (Bliss and other stories, 1920), La
festa in giardino (The garden party, 1922), Il
nido delle colombe (The dove's nest, 1923).
Mansfield fu sensibile alla lezione di Cechov, autore che amava,
ma che è forse un po' riduttivo e superficiale accostarle.
Le qualità che danno ai racconti di Mansfield una precisa
e rilevante collocazione nella narrativa moderna sono una delicata
visività, una trepida pietas per le creature e un'atmosfera
sospesa che assorbe in sé l'intreccio. Nei suoi racconti
predominano figure femminili di straordinaria sensibilità
e intensità. Le atmosfere diafane, la memoria, la precarietà
delle cose della vita attraversano i suoi scritti come una filigrana
delicata. Lawrence (che usò la sua figura come modello
per il personaggio di Gudrun in "Women in love"), l'ha paragonata
a Dickens. Virginia Woolf scrisse che lei "era la sola di cui
sono stata veramente gelosa".
Il Diario (Journal, 1927) e le Lettere
(Letters, 1928) pubblicati da Middleton Murry dopo la morte
della moglie sono documenti di grande fascino umano e letterario,
testimoniano un'intelligenza e sensibilità attentissime
al quotidiano e insieme capaci di sublimarlo.
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