Wyndham 
              Lewis  
            
             
             
              Wyndham Lewis 
               
               Nella sua opera letteraria Wyndham Lewis 
                (che era nato a Bay-of-Fundy in Scozia nel 1884, morì a 
                London nel 1957) propose, come alternativa all'imperante soggettivismo 
                delle mode letterarie tra le due guerre, una letteratura "di qualità 
                concettuale, di contorni esatti, di grandiose architetture": Tarr 
                (1918), Le scimmie di dio (The apes of God, 1930) satira sulla 
                London intellettuale degli anni venti, Lo scrittore e l'assoluto 
                (The writer and the ab solute, 1952). Maestro dell'ironia è 
                negli scritti: L'arte di essere governati (The art of being ruled, 
                1926), Il tempo e l'uomo occidentale (Time and the western man, 
                1927), Uomini senza arte (Men without art, 1934) da cui emerge 
                netto il suo rifiuto delle "livellatrici" culture liberali. 
                 
                 Lo si ricorda come co-protagonista, insieme 
                a Ezra Pound del movimento poetico del vorticismo: fu sulla sua 
                rivista «Blast: a review of the Great English Vortex» (1914-15), 
                che teorizzò l'essenza della poesia come esplosione dei 
                valori vitali. 
               
              
               
              [1997]
              
             
            
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