Storia della letteratura europea - Torna in homepagePaul Eluard


Paul Eluard


Eugène Grindel nacque a Saint-Denis (Paris) il 14 gennaio 1895 (morto a Charenton-le-Pont, il 18 novembre 1952). Nel 1912 interruppe gli studi per essere ricoverato in sanatorio. Vi conobbe Elena Diakonova (Gala) che fu sua moglie (1917-1931). Nel 1913 pubblicò i primi versi. Fu sotto le armi nel 1915-1917. Dal 1919 partecipò al dadaismo e al surrealismo. Nel 1926 aderì al PCF. Nel 1934 sposò Marie Benz (Nusch). Nel 1935 fu portavoce di Breton al congresso degli scrittori antifascisti; nel 1935 è in Spagna e a London; nel 1938 rompe con Breton; nel 1942 si riscrisse al PCF e partecipò alla resistenza; nel dopoguerra compì numerosi viaggi, soprattutto nei paesi dell'est europeo.
La sua opera poetica è sparsa in decine di raccolte; molte le opere in collaborazione (con Breton, Char), e gli scritti a commento di opere d'arte (Picasso, Max Ernst, Man Ray, Dubuffet, Baudin). Le sue prose sono raccolte in 3 volumi di scritti sull'arte e in "I sentieri e le vie della poesia" (Les sentiers et les routes de la poésie, 1952). L'esperienza della prima guerra mondiale gli ispirò una serie di poesia pacifiste: Il dovere e l'inquietudine (1917), Poesie per la pace (1918).
Al periodo surrealista, in cui sviluppò la tematica amorosa, appartengono Morire di non morire (1924), Capitale del dolore (Capitale de la douleur, 1926) illuminata dall'amore per Gala, L'amore la poesia (L'amour la poésie, 1929), La rosa pubblica (La rose publique, 1934). La sua poesia ha come primo movente la certezza di una felicità possibile, e di un superamento dei limiti umani nella purezza del rapimento amoroso. Il tema della coppia si sviluppa in quello di una collettività che celebra se stessa nel movimento verso una rivoluzione di gioia liberatrice. In Gli occhi fertili (Les yeux fertiles, 1936) è la presa di coscienza della partecipazione alla vita comune e la ricerca di un'espressione poetica più immediata. L'impegno politico si afferma in "Guernica" (in Corso naturale, Cours naturel, 1938).
Entrato nella resistenza, accentua l'impegno: Il libro aperto (Le livre ouvert, 1940-42), Poesia e verità (Poésie et vérité, 1942), Appuntamento con i tedeschi (Au rendez-vous allemand, 1944). Dopo la guerra scrisse: Poesie politiche (Poèmes politiques, 1948), Una lezione di morale (Une leçon de morale, 1950), La fenice (Le phénix, 1951), Poesia initerrotta (1946-1953).
Fondato sull'esclamazione e l'iterazione (es. "Libertà" in Poesia e verità) il linguaggio eluardiano è un 'parlato' di candore e delirio. Importante è l'automatismo surrealista, ma corretto da un uso sapiente di echi tradizionali (la lirica francese del '5-600), e da una misura ritmica veloce e leggera.



[1997]

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