Vladislav
Felicianovic Chodasevic
Vladislav Felicianovic Chodasevic
Vladislav Felicianovic Chodasevic nacque a Mosca
nel 1886. Di origine polacca, allo scoppio della rivoluzione emigrò
in Francia dove rimase fino alla morte (morì a Paris nel
1939). Fu soprattutto un poeta lirico. Le sue liriche hanno architettura
classica, di derivazione ottocentesca, con particolare riferimento
a Puskin. Tra le sue raccolte si ricordano: Per la via del grano
(1920), La pesante lira (1922), Notte europea (1927). Le cose
migliori sono quelle in cui si muove in una realtà spirituale
intrisa di banalità quotidiane, in un grigio tedio che
corrode le radici dell'esistenza. Si veda a questo proposito una
poesia come "Marzo" (da "Notte europea"): "Fiacchezza, malumore,
fradiciume. | Fa male respirare per l'umido. | Ci specchiamo nel
riflesso dei marciapiedi. | Guardiamo in cielo, dove c'è
pioggia e torbido... || Non è un prodigio? Nell'infimo,
calpestato | scoprire il nostro sembiante sublime, | e là,
nel cielo, vicino, troppo vicino, | solo quando già abita
la terra". Chodasevic fu anche saggista acuto ("Importanza poetica
di Puskin" 1924, "Derzavin" 1931, "Su Puskin" 1937).
[1997]
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